Depuratori del
Garda, le
carte «segrete»

di Valentino Rodolfi Alessandro Gatta

Valentino Rodolfi Alessandro Gatta «Acque Bresciane ritiene che la soluzione preferibile sia un depuratore per l’alto lago a Gavardo o a Muscoline, e uno per il medio a basso lago con ampliamento del depuratore di Montichiari, mantenendo il collettamento di Desenzano e Sirmione all’impianto di Peschiera». DOPO MESI nei cassetti, negato adocchi profani, trapela qualche estratto più che esauriente sullo studio che tiene in sospeso oltre 40 Comuni fra il Garda, la Valsabbia e la Bassa orientale sull’asse del Chiese: si tratta delle conclusioni del famoso studio del professor Bertanza dell’Università di Brescia, chiamato a valutare costi e benefici delle ipotesi per i nuovi depuratori del Garda bresciano. Resta fermo il fatto che una decisione politica non è ancora stata presa, mentre è acceso il confronto fra i sindaci del lago e quelli del fiume. Domani il presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi, promosso nel difficile ruolo di «mediatore» dalla Regione, sarà in audizione alla Comunità del Garda, mentre la prossima settimana sarà in Valsabbia. Intanto ecco, nella relazione riassuntiva, i motivi che hanno fatto individuare la doppia soluzione, Montichiari più Gavardo o Muscoline, come sede dei depuratori. Sei le soluzioni esaminate, alle quali è stata poi assegnata una specie di «patente a punti». Eccole riassunte. LA PRIMA: utilizzare solo l’esistente depuratore di Peschiera, come avvenuto negli ultimi 40 anni: «Adeguamento dell’esistente sistema di collettamento e potenziamento del depuratore di Peschiera, a servizio di entrambe le sponde del lago». La seconda, Peschiera più un nuovo depuratore a Lonato: «Adeguamento del collettore esistente e nuovo depuratore a Lonato per i Comuni del Garda bresciano, (ad eccezione di Sirmione e Desenzano collettati a Peschiera) e costruzione di un canale per lo scarico dell’effluente depurato nel fiume Chiese, in comune di Montichiari». La terza, Peschiera più Montichiari: «Nuovo collettore da Lonato e potenziamento dell’attuale depuratore di Montichiari, a servizio dei comuni bresciani del lago, a eccezione di Sirmione e Desenzano». La quarta, Peschiera più Visano: «Nuovo collettore tra Lonato e Visano e potenziamento del depuratore di Visano, a eccezione di Sirmione e Desenzano». POI ECCO le ipotesi più gettonate. La quinta, Peschiera più Montichiari più Gavardo: «Adeguamento dell’esistente sistema di collettamento, nuovo depuratore a Gavardo a servizio dei comuni rivieraschi dell’alto lago, nuovo collettore da Lonato e nuovo depuratore da Montichiari per i Comuni bresciani del medio e basso lago, eccetto Sirmione e Desenzano». Infine la quinta opzione «piano B», con Peschiera, Montichiari e Muscoline, «con la sola differenza che il depuratore per l’alto lago verrebbe ubicato a Muscoline, anziché a Gavardo». MA DA DOVE nasce la preferenza per la quinta ipotesi? Ecco gli elementi a sfavore delle prima quattro, secondo la relazione riassuntiva: «Per lo scenario Peschiera risulta necessario lo spostamento del punto di scarico a monte dello sbarramento di Salionze (oggi a valle). Per gli scenari 2, 3 e 4 invece, durante il periodo estivo, l’effluente depurato non può essere scaricato nel Chiese, ma deve essere convogliato nella rete di canali irrigui, per essere recuperato in agricoltura». Considerando costi e impatti ambientali, «lo scenario 5 è il migliore (indipendentemente dalla soluzione Gavardo o Muscoline), seguito dallo scenario 3, su cui comunque incide l’esigenza di scarico nel reticolo idrico per le scarse portate del fiume Chiese nel periodo irriguo». Così è scritto, rilevando inoltre che lo scenario 5, che sia Gavardo o Muscoline, sono le meno costose: rispettivamente 103 e 105 milioni di euro, contro i 120, 109, 110 e 115 delle prime quattro. A PREMIARE la soluzione «5» anche il cronoprogramma: «La suddivisione degli schemi di depurazione su 2 impianti prevista nello scenario 5 permette di anticipare alla prima fase dei lavori la dismissione della condotta sublacuale Toscolano-Torri, considerata un potenziale pericolo ambientale. Al contrario la centralizzazione in un unico impianto (Lonato, Montichiari, Visano) prevede la dismissione della condotta sublacuale soltanto al termine dell’ultimo stralcio di interventi». MA ALLA FINE sarà Gavardo o Muscoline? «I due schemi di depurazione per l’Alto lago a Gavardo e Muscoline sono equivalenti per aspetti ambientali e costi. Ma Muscoline è migliore per due aspetti. Il primo: permetterebbe collettamento e dismissione degli attuali depuratori di Muscoline e Calvagese. A Gavardo invece è in fase di ampliamento il depuratore a servizio dei comuni di Gavardo, Sabbio e Vallio: il nuovo impianto per l’Alto Lago avrebbe lo scarico sostanzialmente nello stesso punto, costituendo un possibile punto di criticità in caso di malfunzionamenti, che per lo scarico a Muscoline sarebbero ininfluenti grazie all’elevato grado di diluizione dato dalle portate del fiume Chiese». Queste le valutazioni fatte in sede tecnica e qui riassunte. Ma il confronto politico resta aperto. •

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