Di corsa per difendere il lago d’Idro

di Mila Rovatti
Riflettori di nuovo puntati sul lago d’Idro e sul bacino del Chiese
Riflettori di nuovo puntati sul lago d’Idro e sul bacino del Chiese
Riflettori di nuovo puntati sul lago d’Idro e sul bacino del Chiese
Riflettori di nuovo puntati sul lago d’Idro e sul bacino del Chiese

Di corsa per difendere il diritto a esistere e prosperare del lago d’Idro e del fiume Chiese. La prima edizione di quella che è molto più di una semplice manifestazione podistica, è in programma domenica 20 alle 9.30. Quando atleti, appassionati, ambientalisti e semplici cittadini chiederanno correndo il rispetto del deflusso minimo vitale del lago e del fiume, e tenteranno di convincere le istituzioni ad adottare serie politiche di risparmio idrico tramite l'ammodernamento dei sistemi irrigui e una gestione oculata e coordinata.

LA STORIA del lago d’Idro e della contesa delle sue acque è più vecchia di Fontamara, il romanzo di Ignazio Silone che tanto ricorda le traversie dell’Eridio; certo non ci sono più gli squadroni fascisti, ma le analogie sono tante (con la speranza che 90 anni dopo qualcosa sia cambiato a livello di coscienza collettiva).

In cabina di regia il gruppo «Amici della Terra», che è presieduto da Gianluca Bordiga, con Legambiente Lombardia e con il supporto fondamentale di Aics.

La «Corsa per Vita» prenderà il via dal lungolago di Crone e si snoderà attraverso la parte alta del borgo del paese, la collina di Castello Antico, la località Baic e la frazione Lemprato. Alcuni degli scorci e dei panorami più incantevoli dell’Eridio, insomma, per rimarcare «la necessità di salvaguardare ambiente e paesaggio attraverso la tutela del lago e del fiume».

La corsa diventa in questo modo anche un momento informativo a sostegno della petizione promossa da «Amici della Terra» e Legambiente perché i 30 comuni che si affacciano sull’asta del Chiese e sul lago d’Idro facciano fronte nel chiedere l’istituzione di un ente paritetico che coordini la gestione del bacino.

LO SCOPO dei cinque punti della petizione, già sottoscritta da Acquafredda e al vaglio di altre tre amministrazioni, è quello di ottenere un effettivo risparmio e un controllo permanente sull’intera asta del Chiese, per evitare il ripetersi delle crisi che mettono a repentaglio il deflusso minimo vitale dell’Eridio e in ogni tratto dell’intera asta del fiume, lunga 160 chilometri. Dove c’è podismo e tutela del territorio non poteva mancare l’Aics (Associazione italiana cultura e sport), nuovo sostenitore della causa. Testimonial della manifestazione sarà Carmine Piccolo, l’insegnante di Ghedi che corre per cambiare il mondo.

Ci si potrà iscrivere a partire dalle 7.30 in piazza a Crone, con partenza alle 9.30; il percorso è di sei chilometri, adatto a tutti. Verranno premiati il primo uomo e la prima donna al traguardo, ma anche il più anziano, il più giovane e la famiglia più numerosa.

L’iscrizione costa 8 euro e comprende una maglietta, una limonata e un piatto di pasta a fine corsa.

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