Dignità e prezzi abbordabili
Il funerale calmierato è realtà

di Massimo Pasinetti
La sede della Comunità montana della Valsabbia
La sede della Comunità montana della Valsabbia
La sede della Comunità montana della Valsabbia
La sede della Comunità montana della Valsabbia

Si può anche rimuovere il problema fingendo che non esista, ma che piaccia o meno morire è inevitabile, e dato che la crisi non è ancora stata rimpiazzata dall’espansione economica, in Valsabbia hanno pensato di aiutare chi non naviga nell’oro anche a fronte di un lutto.

Il funerale a prezzi calmierati è un servizio diventato realtà grazie all’iniziativa della Comunità montana, che per conto di 11 Comuni inseriti nell’aggregazione Funzione sociale (Barghe e Bione, Idro e Lavenone, Mura, Pertica Alta e Bassa, Preseglie e Provaglio Valsabbia, Treviso Bresciano e Vallio Terme) ha stipulato una convenzione con le imprese specializzate del territorio per la fornitura di servizi funebri a tariffe accessibili.

Lo schema di convenzione è stato approvato da tutti, e ciò consentirà ai vari enti locali di accedere a prezzi più bassi rispetto al listino standard, ma permetterà anche di accedere ad altri servizi di competenza comunale, come da regolamento regionale, purchè si faccia parte appunto dell’aggregazione Funzione sociale.

«Con questa intesa - spiegano in Comunità montana - si rende più leggero il peso finanziario che deve essere affrontato da chi ha perso un congiunto e non naviga nell’oro. Data l’onerosità dei servizi funebri, assume un aspetto significativo l’attuazione di un intervento che consenta un accesso a costi più bassi pur garantendo la qualità».

LA CONVENZIONE prevede varie tipologie di intervento e vengono fissati tetti finanziari che non è possibile superare: da quello per indigenti e di tipo «economy», con il tutto compreso a duemila euro, ad altre 3 tipologie di servizio crescenti, con limiti di spesa fissati rispettivamente a 2.600, 2.800 e tremila euro.

Per saperne di più (le agenzie coinvolte sono a norma rispetto al regolamento Regionale del 9 novembre 2004 numero 6) basta consultare il sito della Comunità montana di Valsabbia, nei cui uffici nel frattempo si augurano che anche altre amministrazioni comunali del territorio si facciano avanti per sottoscrivere l’accordo.

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