Dopo l’incendio i volontari rialzano la testa

di M.PAS.
I danni all’interno del bar
I danni all’interno del bar
I danni all’interno del bar
I danni all’interno del bar

Spente le fiamme, smaltita la rabbia, il Parco delle Fucine di Casto riparte di slancio. Grazie al sostegno dei tanti che, dopo il rogo doloso di mercoledì, che ha ridotto in cenere la Casa delle Streghe, hanno deciso di rimboccarsi le maniche e tendere la mano ai volontari del Gruppo Ferrate. «Si riparte subito - conferma Santo Piccinelli, presidente del sodalizio - Delle nostre 180 imbragature se ne sono salvate una ventina. Ma il resto ci sarà prestato da amici e simpatizzanti». Per quel che riguarda la logistica, il futuro info-point, in fase di realizzazione, è quasi pronto ma già agibile, e quindi sarà subito destinato a noleggio e accoglienza di turisti e visitatori. Tanti i ringraziamenti da fare in queste ore: «Alla professoressa Lucia Resimini e al marito Mario, i primi a dare l’allarme. Ai vigili del fuoco per l’impagabile lavoro. Alla gente di Casto, che si è messa a disposizione per salvare il salvabile. A Fabio, che ha recuperato la motopompa della Protezione Civile. Infine alla Tecnoelettrica Lombardi, all’idraulica Mazzacani, alla falegnameria Pasotti e a Gabassi, che ci ha regalato i frigoriferi necessari per riaprire». Poi i volontari del Gruppo Ferrate: «Massimo, Cirillo, Roberto, Alberto, Angelo, “Bulgheri“, Franco, Adriano, Mario, Donato, Giuseppe e Paola, Orietta e Patrizia. E grazie ai sindaci della Valle e al presidente della Comunità Montana Giovanmaria Flocchini, che donando 10.000 euro ci consentono di rialzarci. Infine grazie a tanta gente che per mail, telefono o sui social ci ha offerto sostegno. In chiusura un appello: «Veniteci a trovare, c’è bisogno di tutti voi. Ora più che mai». E mentre indagini, perizie e sopralluoghi sono in corso (si parla di danni per 500mila euro), c’è un’altra buona notizia: «Ci ha chiamati Davide Donati, direttore della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella: si sta impegnando per aprire un conto corrente dedicato per le donazioni. Rotary Vallesabbia, Cogess e cooperative si sono già mosse». •

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