Due giorni di festa per il «Maracanà»

di Alessandro Gatta
Il campo da calcio in erba sintentica:  sabato e domenica la due giorni di festa per l’inaugurazioneLa piastra sintetica polivalenteIl campo da tennis e calcetto
Il campo da calcio in erba sintentica: sabato e domenica la due giorni di festa per l’inaugurazioneLa piastra sintetica polivalenteIl campo da tennis e calcetto
Il campo da calcio in erba sintentica:  sabato e domenica la due giorni di festa per l’inaugurazioneLa piastra sintetica polivalenteIl campo da tennis e calcetto
Il campo da calcio in erba sintentica: sabato e domenica la due giorni di festa per l’inaugurazioneLa piastra sintetica polivalenteIl campo da tennis e calcetto

Sarà una gran festa, e che festa (lunga due giorni, uno solo non bastava) per celebrare l’inaugurazione del centro sportivo di Vallio Terme, che negli ultimi mesi si è guadagnato l’epiteto (già un cult) di «Maracanà»: l’opera pubblica più importante (e costosa) della storia del paese può dirsi finalmente compiuta, poco più di un anno di lavori per il sostanzioso restyling (da oltre 700mila euro) delle strutture di proprietà comunale in via Caschino. «Con grande gioia siamo lieti di comunicare che sono stati ultimati i lavori al centro sportivo – fa sapere l’amministrazione comunale in una nota – Oltre al campo da calcio il centro comprende un campo da tennis in erba sintetica e utilizzabile anche come campo da calcetto, un campo polivalente sintetico destinato a pallavolo, beach volley e pattinaggio, uno spazio per il gioco delle bocce. Per il nostro piccolo Comune si è trattato di un’opera di priorità assoluta, che aiuterà i nostri ragazzi a conoscersi, a crescere insieme e in gruppo». Certo non è stato facile: per arrivare alla cifra definitiva si è dovuto lavorare parecchio. Con ordine: 250mila euro dalla Regione, 80mila euro i contributi di Comunità Montana e Provincia, 150mila i soldi investiti dal Comune (recuperati con un finanziamento a tasso zero del Coni). Memorabile la raccolta fondi che ha coinvolto le associazioni, i cittadini e le aziende, del paese e non solo: a oggi sono stati recuperati ben 180mila euro, ne mancano solo 20mila per far quadrare i conti. UN’OPERA che a livello progettuale è stata divisa a metà: con i soldi che già c’erano (da Regione, Provincia e altri) sono stati realizzati gli impianti sportivi veri e propri, con quelli recuperati un po’ alla volta (con la raccolta fondi) si è invece provveduto alla realizzazione dell’area relax, con bar e ristorante. E qui si gioca la seconda partita: in autunno dovrebbe partire il bando per la gestione dell’area ristoro, che verrà assegnata per cinque anni (con l’opzione per altri due). Toccherà al gestore occuparsi della manutenzione e appunto della gestione del centro sportivo, ma con una clausola: a ogni associazione del paese verrà concesso gratuitamente per una manifestazione all’anno. IN ATTESA del futuro gestore, già dalle prossime settimane i campi potranno comunque essere utilizzati: basterà farne richiesta in Comune. Una gran festa, dicevamo: sabato dalle 14 il via alla gara dello spiedo, in cui ciascuna squadra dovrà preparare almeno 80 «prese» che verranno poi valutate da un’apposita giuria. Nel mezzo il taglio del nastro, alle 18.45: tra gli ospiti anche l’assessore regionale allo Sport Martina Cambiaghi e il campione mondiale di corsa in montagna Alessandro Rambaldini. La serata si concluderà in musica, con il dj set a cura di Radio Viva Fm. E domenica si ricomincia: alle 9.30 passeggiata naturalistica, alle 12 toro allo spiedo, alle 17 maxi-schermo con la finale dei Mondiali, dalle 21 il cabaret di Brunetto, alle 23 gran finale pirotecnico. Nota curiosa: a indossare la fascia tricolore il vicesindaco Franco Scotuzzi, il sindaco Floriano Massardi è infatti decaduto dopo la sua elezione in Regione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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