Emozioni della natura: ecco i giganti verdi

di Paolo Baldi
Un faggio gigante di Anfo sotto la lente delle guardie ecologicheIl tronco impressionante di un altro super faggio di Serle
Un faggio gigante di Anfo sotto la lente delle guardie ecologicheIl tronco impressionante di un altro super faggio di Serle
Un faggio gigante di Anfo sotto la lente delle guardie ecologicheIl tronco impressionante di un altro super faggio di Serle
Un faggio gigante di Anfo sotto la lente delle guardie ecologicheIl tronco impressionante di un altro super faggio di Serle

Passando da San Bernardo di Bione ci si può emozionare abbracciando uno spettacolare faggio alto circa 25 metri e con una circonferenza del tronco di tre metri e 70, mentre Provaglio Valsabbia custodisce nella località Zuf un castagno di pari altezza il cui tronco nodoso arriva a 4 metri e 40. Alla Fornace di Idro, in un ambiente acquatico perfetto, un bellissimo pioppo bianco svetta fino a 30 metri con un fusto di 3 metri e 30, e sulla località Il Giardino di Mura dominano i 20 metri per 3,60 di circonferenza di un carpino nero. SONO solo alcuni dei giganti verdi che popolano la Valsabbia, e che sono stati censiti e misurati dalle guardie ecologiche volontarie della Comunità montana (valsabbina) per realizzare una sorta di guida agli alberi monumentali del territorio. Un lavoro prezioso, che a tratti ha anche regalato qualche delusione. Le stesse Gev ricordano infatti di essere partite da «un precedente censimento risalente agli anni Novanta e sollecitato ai tempi dalla Provincia. Sostenuti dalle guardie ecologiche di allora abbiamo ritenuto importante partire dalla verifica degli esemplari già noti per valutarne lo stato di salute. E purtroppo abbiamo scoperto che alcuni non esistono più». Il patrimonio arboreo della Valsabbia si è quindi impoverito, ma le perdite sono state almeno in parte rimpiazzate dalla registrazione di altri giganti dotati delle caratteristiche necessarie per l’inserimento nell’elenco dei monumenti verdi: una circonferenza degna di tale nome misurata a 130 centimetri da terra. Tutti questi tesori sono stati fotografati e geolocalizzati, e ora si possono ammirare anche on line sul sito gevvalsabbia.altervista.org, dal quale si può partire per un incontro dal vivo. Ma non solo: l’elenco è stato trasmesso ai Comuni perchè venga girato alla Regione: spetta a Milano decidere se inserire o meno i super alberi valsabbini nel database nazionale delle piante monumentali. Un grande lavoro, che naturalmente continuerà con aggiornamenti periodici. Intanto non resta che emozionarsi abbracciando un gigante. •

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