Frane, la mappa dei rischi
copre il 10% del territorio

C’è naturalmente un posto anche per la Valsabbia nel dettagliato rapporto nazionale sulle zone del territorio italiano soggette a un possibile dissesto idrogeologico. A fornire un quadro ben documentato per ognuno dei Comuni presenti nelle 20 Regioni del Bel Paese ci ha pensato l’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che ha identificato tutte le situazioni a rischio di frane e alluvioni.

Centrando poi i dati sulla Valsabbia si scopre che il territorio a rischio frane corrisponde al 10% del totale, e che i Comuni alle prese con zone più fragili e maggiormente soggette a smottamenti di varia entità, con 1.465 abitanti dislocati in zone a rischio elevato, sono in tutto 8.

Il dato generale mostra appunto che il 10% del territorio valligiano è a elevato rischio frane, quello dettsgliato che i Comuni con la maggior percentuale di pericolo sono Barghe col 31,20%, Lavenone col 30,10% e Bagolino col 27,70%.

Riguardo invece le persone che abitano nelle «aree rosse», sono distribuite negli abitati di Casto e di Pertica Bassa (il 15,9% del totale) e in quello di Vallio Terme (il 14,7%). Il rapporto ha censito anche tutti i beni culturali in potenziale pericolo, nella maggior parte dei casi chiese. E su 137 sono 23, il 17% del totale, quelli che si trovano in zone ritenute a rischio.

A riportare alle cronache i problemi del dissesto idrogeologico ci ha pensato a inizio settembre l’alluvione di Livorno con i morti e le distruzioni collegate; oltre alla consapevolezza del fatto che fenomeni quali le piogge eccezionali sono sempre più frequenti sull’intero territorio nazionale.

Tornando ai contenuti locali dello studio effettuato dall’Ispra, approfondendo la lettura dei dati si scopre che invece che per Paitone e Preseglie e per Mura e Pertica Alta i chilometri quadrati a rischio sono nulli, così come per Odolo, Gavardo, Idro e Agnosine, isole felici all’interno delle quali il rischio di cedimenti più o meno importanti del terreno risulta minimo. M.PAS.

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