Gaver, addio agli
inverni tristi. Il 20
dicembre si torna a sciare

di Mila Rovatti
Bagolino: una immagine di repertorio del Gaver innevato
Bagolino: una immagine di repertorio del Gaver innevato
Bagolino: una immagine di repertorio del Gaver innevato
Bagolino: una immagine di repertorio del Gaver innevato

Le indiscrezioni sono diventate annunci ufficiali, e una buona notizia per i tanti affezionati di questa stazione e per gli operatori turistici: il 20 dicembre verranno riavviati gli impianti di risalita del Gaver; sicuramente i due skilift e con un po’ di fortuna forse anche la seggiovia. Lo ha assicurato ieri il proprietario della Sat, la società che gestisce gli impianti: dopo tre anni di stop Carlo Gervasoni ha deciso di riprovarci.

Dopo aver rinunciato ad altre operazioni (il caso Montecampione insegna) l’imprenditore ha ripuntato tutto sulla stazione valsabbina che è di sua proprietà da cinque anni, ma che per un triennio è rimasta in sospeso perché ostaggio del pericolo valanghe, causa di continue chiusure della strada d’accesso. Ne ha una per tutti Gervasoni, ma promette di sotterrare l’ascia di guerra e di rilanciare.

Alla presentazione dell’apertura, presenti molti operatori della zona, c’era il sindaco di Bagolino Gianluca Dagani, che si è detto ovviamente felice per le novità ed è sceso nello specifico dei dettagli tecnici ricordando che entro l’anno prossimo si vedrà la realizzazione del paravalanghe che dovrebbe permettere maggiore sicurezza e meno problemi sulla provinciale 669.

«È GIÀ PARTITA la progettazione preliminare dell’opera in località Canal Rotto - ha ricordato Dagani - e in primavera inizieranno i lavori che saranno ultimati per la stagione invernale del 2017. L’intervento di un milione e 600 mila euro è stato finanziato con i fondi per i comuni di confine ed è tutto ciò che abbiamo ragionevolmente potuto fare».

E Gervasoni? Ha aggiunto che quando vedrà le ruspe al lavoro sarà pronto a piazzare due nuove seggiovie: Campras-Goletto e Goletto-Cadino Alto.

A supportare l’imprenditore c’è Vittorio Pelizzari, un maestro di sci cresciuto con il suo sci club fra queste montagne: lui si occuperà delle piste e delle manifestazioni sportive. Intanto nella piana ci si sta muovendo in fretta: per la seggiovia della Misa, ferma per tre anni, serve un collaudo particolare, me se dovesse essere superato anche quella sarà in funzione per il 20 dicembre. In caso contrario un gatto delle nevi porterà gli sciatori fino a 2.184 metri.

Sette persone sono già state assunte per tre mesi e se andrà tutto liscio potrebbe esserci posto per altre 5, mentre per il rifugio Campras si cercano gestori e c’è già qualche contatto.

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