Gaver da tutto esaurito con le sciate alternative

di M.ROV.
La strada che sale al Gaver
La strada che sale al Gaver
La strada che sale al Gaver
La strada che sale al Gaver

Impianti di risalita o meno, il Gaver può sempre contare su uno zoccolo duro di affezionati frequentatori. Appena arrivata la neve, a centinaia si sono riversati nella piana imbiancata, ottimo punto di partenza per escursioni con sci e pelli di foca, ciaspolate, passeggiate, discese con il bob e sfacchinate lungo l’anello riservato allo sci di fondo. Lo scorso fine settimana, complice uno splendido sole, il Gaver ha toccato i massimi storici di affluenza. «Difficile da quantificare - sostengono gli operatori turistici - ma tra il 16 e il 17 febbraio abbiamo stimato un passaggio di circa tremila persone». Grande entusiasmo dunque per una località turistica che sembra sempre sull’orlo del baratro, ma che puntualmente risorge dalle ceneri reinventandosi come paradiso per gli sport invernali alternativi a misura di famiglia. «PER CHI CONTINUA a scommettere sul Gaver - commenta Gianzeno Marca dell’hotel Blumon Break - le presenze di sabato e domenica scorsa sono la conferma che ci sono ancora buone speranze, che gli sport invernali alternativi possono essere effettivamente un’occasione di rilancio per questa zona». E a ribadire che le cose sembrano muoversi nella direzione giusta, il 9 e 10 marzo andrà in scena la ventiduesima edizione della gara di «sleddog» valida per il campionato italiano. L’APPUNTAMENTO è per sabato mattina, quando verso le 10 gli equipaggi, che saranno circa una quarantina e saranno divisi in categorie a seconda che si tratti di slitte trainate da due fino a otto cani, saranno al cancelletto di partenza. La manifestazione, promossa e organizzata dal consorzio turistico Alta Valle del Caffaro Gaver, proseguirà domenica mattina con la seconda manche e la premiazione. E poi ancora sport alternativi con la «CiaspoGaver», in programma per il 16 marzo, un appuntamento sempre di grande successo. Insomma, pare proprio che il Gaver ce la possa fare anche senza gli impianti di risalita, chiusi armai da tre stagioni. Se si fosse trattato di scommettere, in pochi avrebbero dato il Gaver vincente, ma pare che non tutto sia perduto.

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