Videosorveglianza, occhi puntati sul territorio
Anche Idro ora ha il suo sistema di videosorveglianza. La principale via di accesso al paese è stata infatti dotata di una telecamera che 24 ore al giorno monitora il passaggio di tutti i veicoli. Non solo vengono registrate le immagini, ma l’apparecchiatura legge anche le targhe delle automobili che transitano sia in entrata che in uscita. Idro era rimasto uno dei pochi comuni valsabbini sforniti di «grande fratello». E la sequela di rapine e furti tra gennaio e febbraio aveva scatenato una sorta di polemica in merito. Tutti sicuri che sarebbe bastata una telecamera per beccare i colpevoli, che invece non sono mai stati individuati. Forse i sistemi di videosorveglianza da soli non bastano, ma certo sono un supporto molto efficace per le forze di polizia. E così anche l’Amministrazione comunale di Idro si è munita di un impianto a circuito chiuso. Con un investimento di 13mila euro, completamente a carico del municipio, è stata posizionata una telecamera in prossimità del ponte sul Chiese, in via Roberto Bertini, che è la principale strada di collegamento con la Provinciale del Caffaro. Il sistema è già operativo. I Carabinieri della stazione di Idro hanno i codici di accesso e potranno controllare le immagini in tempo reale, mentre in collaborazione con la Locale è stato istallato un sistema che permette di leggere le targhe delle auto che passano e scoprire se sono in regola con l’assicurazione e la revisione. Considerando che anche il Comune di Treviso Bresciano è munito dello stesso sistema, installato lungo una delle strade attraverso le quali è possibile tra l’altro raggiungere Idro, manca poco perché chi entra ed esce dal paese in auto non possa sfuggire ai controlli. Con buona pace della privacy, ma se questo è il prezzo da pagare per reprimere o prevenire crimini di ogni genere, presumibilmente anche questo nuovo sistema di videosorveglianza non sarà un problema per nessuno, anzi i cittadini si sentiranno più al sicuro. •