Investire sulla salute del bestiame per migliorare la qualità del latte. È la ricetta, tanto semplice quanto efficace, del Caseificio Sociale Valsabbino di Sabbio Chiese, alla cui guida c’è William Donini e che è un punto di riferimento per l’intero comprensorio, dalle Pertiche a Serle.
Ricetta da mettere in pratica attraverso una campagna di sensibilizzazione rivolta ai produttori della zona di riferimento, che verranno monitorati e guidati attraverso un percorso personalizzato.
COME PREVISTO dallo statuto, il caseificio propone e finanzia il «miglioramento della sanità del bestiame» di tutti i soci che conferiscono il latte in Mondalino, dove sorgono sia lo stabilimento che lo spaccio pubblico dei prodotti, soprattutto formaggi, derivati dal prezioso oro bianco appena munto.
Proposta proprio a tutti i soci del Caseificio, la campagna del Valsabbino ha ottenuto il gradimento totale.
Campagna che durerà qualche anno e che sarà supportata dagli esperti dello Zooprofilattico di Brescia, che eseguiranno poi le analisi per verificare le condizioni del bestiame prima e dopo gli interventi suggeriti. Coinvolti poi, oltre al caseificio e ai soci, i tecnici dell’Asst del Garda e il veterinario Marco Sottini, il cui compito sarà quello di eseguire controlli, proporre profilassi e gestire le operazioni sul campo.
Questo aiuterà anche a prevenire ed eventualmente affrontare eventuali malattie del bestiame. Intanto i numeri dicono che la quindicina di soci conferenti latte al Caseificio Sociale Valsabbino possiedono insieme un totale di circa 1.000 vacche, la metà delle quali produce latte contemporaneamente.
E sempre insieme curano in totale circa un milione di metri quadri di territorio tra prati e boschi dalle Pertiche Alta e Bassa a Serle. Il caseificio sociale di Sabbio ha interesse a fare in modo che i soci lavorino con profitto, perché questo va a vantaggio di tutti, per migliorare la qualità e la resa produttiva con interventi a tutto campo.