L’addio a Dominik
strappato alla vita
a soli quattro anni

di Massimo Pasinetti
L’auto guidata da Andrea Filograno si è schiantata all’ingresso della galleria «Prada» tra Vobarno e Sabbio Chiese
L’auto guidata da Andrea Filograno si è schiantata all’ingresso della galleria «Prada» tra Vobarno e Sabbio Chiese
L’auto guidata da Andrea Filograno si è schiantata all’ingresso della galleria «Prada» tra Vobarno e Sabbio Chiese
L’auto guidata da Andrea Filograno si è schiantata all’ingresso della galleria «Prada» tra Vobarno e Sabbio Chiese

Massimo Pasinetti Cadrà una mesta «pioggia» di lacrime oggi pomeriggio sulla Valle Sabbia e sul Garda, gli abitanti di due paesi, Provaglio Valsabbia e Salò, da domenica sono accomunati dal dolore per la tragedia che ha strappato alla vita un bimbo di quattro anni. Alle 15 saranno in tanti coloro che raggiungeranno la chiesa di San Bernardino (zona ex ospedale) a Salò per l’ultimo saluto a Dominik Filograno, il piccolo morto nella notte tra sabato e domenica quando l’auto di papà Andrea, probabilmente a causa di un colpo di sonno, si è schiantata contro l’accesso alla galleria «Prada» tra Vobarno e Sabbio Chiese. PADRE E FIGLIO, insieme a Valeria, la compagna del genitore, stavano tornando verso casa, a Cesane di Provaglio Valsabbia, dopo aver partecipato alla festa di compleanno di una cugina di Dominik, nel Mantovano. Il bimbo, estratto vivo dalle lamiere e subito trasportato in ambulanza all’Ospedale Civile di Brescia (l’elicottero notturno s’era alzato in volo ma aveva dovuto tornare in ospedale a causa della nebbia), era poi spirato poche ore dopo a causa dei gravissimi traumi subiti. Ed oggi pomeriggio, dopo il nulla osta del magistrato alla sepoltura di Dominik accompagnato dalle tante persone che gli hanno voluto bene compirà il suo ultimo viaggio terreno raggiungendo prima la chiesa di San Bernardino per le esequie e poi il cimitero di Salò, paese dove la mamma naturale Adela vive e lavora, per essere tumulato. Al funerale è in dubbio la presenza del padre Andrea, ricoverato all’Ospedale Civile di Brescia: le sue condizioni non sono gravi, ma la tensione, il dolore, lo stress a cui è sottoposto in queste ore potrebbero metterlo in difficoltà. Sta di fatto che comunque non è del tutto da scartare la possibilità che voglia comunque cercare di esser presente. A raccontare lo stato d’animo di Andrea è un amico fraterno, che gli è stato molto vicino in questa difficile situazione: «Andrea, seppur sa bene che Dominik non c’è più, a causa dello choc subito non ha ancora ben realizzato che cosa questa assenza vuol dire». Se il dolore è già tanto adesso, ancora non è percepito nel suo vero significato, quello di assenza totale, per sempre, del suo angelo azzurro. «I ricordi di Andrea di quei momenti - spiega ancora l’amico - sono parziali. Ricorda quando finita la festa di compleanno sul Mantovano è salito in macchina e, assieme a Valeria e Dominik, si è avviato verso casa a Provaglio Valsabbia. Ma poi c’è il buio, e riprende a ricordare solo quando è lì, inginocchiato sull’asfalto accanto a Valeria e a Dominik, loro stesi su quello stesso asfalto. Nell’arco di tempo trascorso tra i due momenti, tra la partenza e l’incidente, non c’è nulla, come se non avesse neppure vissuto». Una cosa è certa: oggi alle 15 saranno davvero in molti a stringersi attorno ai famigliari di Dominik, così duramente colpiti da questo terribile lutto. •

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