L’ex Pepolino cerca il riscatto:
il Bistrot gioca la carta del gusto

di Massimo Pasinetti
Il taglio del nastro del Bistrot che riapre dopo due anni di stopLa nuova squadra che gestirà il «Pepolino» di Sabbio Chiese
Il taglio del nastro del Bistrot che riapre dopo due anni di stopLa nuova squadra che gestirà il «Pepolino» di Sabbio Chiese
Il taglio del nastro del Bistrot che riapre dopo due anni di stopLa nuova squadra che gestirà il «Pepolino» di Sabbio Chiese
Il taglio del nastro del Bistrot che riapre dopo due anni di stopLa nuova squadra che gestirà il «Pepolino» di Sabbio Chiese

A Sabbio Chiese, dopo quindici anni di vita stentata e oltre un anno di fermo, riprende vita l’ex «Pepolino», Centro servizi alle imprese inaugurato dal Comune il 31 dicembre 2000. E riparte con il nome di Bistrot by Coop.Ser, sempre nell’ambito della ristorazione e dei servizi.

«SI TRATTA di un patrimonio da conservare - afferma soddisfatto il sindaco Onorio Luscia - salvaguardare e far funzionare al meglio. Il Comune, che ne è proprietario, non poteva più assistere alla continua perdita di prospettiva di una struttura importante e strategica per il paese, unica nel suo genere, costata tanto. Per questo siamo intervenuti per ridare a questo spazio il livello di eccellenza che le compete».

Risale al primo maggio 2006 il contratto di gestione con un privato a 36 mila euro più Iva l’anno di affitto. Il 24 aprile 2013 il privato, autorizzato dal Comune, stipula un contratto di subaffitto con una seconda società. Nel frattempo però la prima azienda smette di pagare il canone al Comune e contrae con lo stesso un debito di 73.200 euro, oltre a non pagare la tassa rifiuti dal 2006 al 2013 per altri 22.767 euro.

Il municipio cerca la soluzione bonaria col privato, ma alla fine è costretto a imboccare la strada giudiziaria. Il 24 luglio 2014 un accordo conciliativo stabilisce la risoluzione del contratto d’affitto con pagamento a cura del privato di 63.100 euro, circa 2 terzi del debito. A quel punto il Comune si rivolge all’altro privato per la riconsegna dei locali, ma senza risultati.

Fino a che il 31 dicembre 2015 l’edificio torna nella piena disponibilità pubblica, mettendo la parola fine a una vicenda costata al Comune circa 100.000 euro tra canoni e tasse non incassati, oltre alle spese legali. È così partita la trasformazione della struttura in bistrot con nuovi interlocutori seri e affidabili, come la Coop.Ser, cooperativa sociale di reinserimento lavorativo, di Roè Volciano: «E così l’ex Pepolino è rinato. Ci sono voluti infatti 9 mesi di lavoro per ridare funzionalità ai locali, rimasti chiusi per troppo tempo ed anche degradati dalla precedente gestione».

Nelle scorse settimane l’inaugurazione. Ed ora, dopo un periodo di prova, Bistrot by Coop.Ser entra a regime. Partono cosi i servizi self service, i pasti da asporto per scuole ed aziende locali e nuovi posti di lavoro anche per persone svantaggiate, ma anche corsi di yoga, inglese, formazione, e la nuova associazione «Halia Sonora» che, grazie a musicisti professionisti insegna l’arte della musica. Infine, i grandi spazi esistenti vengono messi a disposizione di tutti per feste, cene, compleanni ed occasioni di svago e convivialità.

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