La casa di riposo per ora resta un fantasma

di Alessandro Gatta
Cantiere fermo da tempo e casa di riposo al palo: la speranza è che i lavori ripartano al più presto
Cantiere fermo da tempo e casa di riposo al palo: la speranza è che i lavori ripartano al più presto
Cantiere fermo da tempo e casa di riposo al palo: la speranza è che i lavori ripartano al più presto
Cantiere fermo da tempo e casa di riposo al palo: la speranza è che i lavori ripartano al più presto

Che fine ha fatto la nuova casa di riposo di Prevalle? Se ne sta lì, ferma e immobile in via San Carlo, quasi fatta e finita. Ma ancora chiusa. In paese in tanti si interrogano su come andrà a finire: del progetto se ne parla dal 2010, ed è ormai dal 2016 che il cantiere è fermo. A prima vista nulla è cambiato anche nell’ultimo anno, a margine della costituzione della nuova società (con capitale sociale da 5 milioni) nella quale, a fianco della Fondazione Antonio Bosio, presieduta dal sindaco Amilcare Ziglioli, siedono anche la Wood Beton di Iseo, l’azienda che si è occupata della realizzazione dell’opera, e due società di fornitori. Nonostante questo, è ancora tutto fermo: ma nell’immediato è il sindaco stesso che annuncia importanti novità. «LA PRIMA COSA da dire è che la banca ci ha ufficialmente concesso il finanziamento che mancava - spiega Ziglioli - e che dunque a breve sarà erogato. Questo significa che il cantiere presto riaprirà, e che tutto quanto verrà completato. Ci vorrà ancora un po’ di pazienza: e oltre al cantiere che riparte, siamo in attesa nelle prossime settimane di ulteriori sviluppi positivi in ambito progettuale». Un’opera non da poco: l’investimento complessivo dovrebbe sforare i 10 milioni di euro, e più o meno ne sarebbero già stati spesi 8. La nuova casa di riposo a oggi occupa circa seimila metri quadrati, su un’area che in totale ne occupa 17mila: si prevedono due ingressi, il primo (e principale) a lato di via San Carlo e sul lato di via Mazzini, dietro ai cancelli aree verdi e spazi all’aperto, e almeno un’ottantina di parcheggi di pertinenza. A fianco della struttura principale ci sono anche altri 3mila metri coperti per cui si era addirittura ipotizzata la realizzazione di una piscina terapeutica: a pieno regime, la residenza sanitaria assistenziale di Prevalle potrebbe accogliere fino a 100 ospiti, con un piano di assunzioni (presunto) di circa 70 persone. L’idea della casa di riposo nasce dalla grande generosità dell’imprenditore Antonio «Tony» Bosio, storico patron della Tony Kart scomparso nel giugno del 2015 e innamorato del suo paese: pochi anni prima di morire aveva donato 1,8 milioni di euro al Comune e un terreno da 8000 metri, su cui appunto doveva sorgere la struttura. Anche per questo l’opera è tanto cara ai prevallesi, e ogni giorno di ritardo si fa inevitabilmente sentire. È bene ricordare infine che la futura Rsa non sarà pubblica ma privata e convenzionata, anche se sarà sempre garantita la presenza del municipio (vedi la presidenza della Fondazione): in attesa della riapertura del cantiere sarebbe già stato individuato il gestore. In ogni caso (circostanza ribadita con forza) per i residenti saranno previste delle agevolazioni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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