La «Valferro» fa meno paura

La Valferro di Prevalle
La Valferro di Prevalle
La Valferro di Prevalle
La Valferro di Prevalle

In attesa dei dettagli per il piano di azione coordinato per il monitoraggio del terreno, delle acque superficiali e dell’aria, annunciato in Consiglio comunale in tutta l’area vasta che circonda la Valferro di Prevalle, l’azienda sottoposta a sequestro preventivo a margine della «Operazione Sandwich» sul traffico illecito di rifiuti pericolosi (tra cui il Pcb), sono stati resi noti i risultati delle prime analisi sui terreni circostanti, già pubblicati sul sito del Comune. Nessun pericolo per la popolazione: in entrambi i campionamenti (in via Larga e in via Maestà) è stata rilevata presenza di metalli come zinco, arsenico, cobalto, cromo, nichel, piombo e rame, ma in quantitativi inferiori al limite di pericolosità fissato dalla legge per le zone residenziali.

SOTTO ESAME anche l’eventuale presenza di Pcb, presente in forma quasi insignificante: in via Maestà almeno 10 volte sotto il limite, in via Larga addirittura 30 volte. I dettagli delle analisi. In via Larga registrata presenza di zinco (106 milligrammi per chilo di terra, con una variabile di 38 grammi: il limite di legge è di 150), cobalto (10,7 mg/kg, il limite di legge è 20) e di rame (87 mg/kg, il limite è 120), in via Maestà ancora zinco (117,6 mg/kg con una variabile di 42 grammi), poi cobalto (11,8 mg/kg) e arsenico (10,3 mg/kg, il limite è 20). Le analisi sono state effettuate dal 14 giugno al 5 luglio scorso.

L’azienda, specializzata nella lavorazione di rottami ferrosi e non, nella raccolta di fusti e imballaggi industriali e di rifiuti urbani, è stata sottoposta a sequestro preventivo (poco meno di due mesi fa) con l’accusa di aver «gestito» metalli speciali pericolosi carichi di Pcb dopo averli «miscelati» con altri rifiuti.

L’indagine a oggi conta una quindicina di indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi. Non vi sarebbero però ricadute ambientali. In Consiglio comunale, con voto unanime di maggioranza e minoranza, si è comunque deciso di procedere a un piano di monitoraggio del terreno, delle acque e dell’aria, dando la possibilità anche ai cittadini di presentarsi in Comune per effettuare analisi gratuite.A.GAT.

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