La Valsabbia stregata
dal ciclista globetrotter

Il ciclista globetrotter mentre parla con gli scolari di Sabbio
Il ciclista globetrotter mentre parla con gli scolari di Sabbio
Il ciclista globetrotter mentre parla con gli scolari di Sabbio
Il ciclista globetrotter mentre parla con gli scolari di Sabbio

C’è stata anche una calorosa, tripla tappa valsabbina per Janus River, il russo-polacco di 81 anni protagonista di uno straordinario giro del mondo in bicicletta iniziato nel 2000 e che si concluderà in Cina.

In queste ore il pedalatore globale sta attraversando il Bresciano, e in Valsabbia è stato applaudito ad Agnosine, poi a Sabbio Chiese e infine a Villanuova: ora è diretto verso l’alto Garda, e lascerà la provincia il 4 ottobre passando da Limone.

«CI TENGO a dire che nessun altro mi ha accolto così bene come la provincia bresciana», ha affermato il ciclista, che parla benissimo l’italiano dato che ha vissuto per 20 anni nel nostro Paese. «Sono nato nella zona del lago Bajkal, in Russia, e i miei genitori sono entrambi morti durante la Seconda guerra mondiale. Da allora sono sempre rimasto solo e ho vissuto anche in Egitto - ha raccontato ai villanovesi -. Poi, con l’arrivo del papa polacco in Vaticano, mentre il governo polacco mi toglieva il passaporto mi sono trasferito a Roma, dove ho vissuto oltre 20 anni».

Da quasi 18 anni River non dorme in un letto ma sul pavimento, in un sacco a pelo: «Il 31 dicembre 1999 sono partito da Roma Fregene e col traghetto ho raggiunto le Canarie, da dove il primo gennaio 2000 ho iniziato la mia avventura in bicicletta dopo aver recuperato il passaporto polacco, e in 18 anni ho attraversato oltre 150 Paesi pedalando per più di 300 mila chilometri».

E adesso? «Tutti i giorni incontro i bambini delle scuole elementari per raccontare la mia storia di uomo libero. Nel 2019 partirò da Genova ospite di una bananiera e raggiungerò il Sudamerica, che visiterò in 3 anni. Quindi passerò all’Australia per altri 3 anni, e negli ultimi 3 percorrerò la Cina, con arrivo a Pechino per la fine del 2028. Rimarranno fuori gli Stati Uniti, perché per loro non sono gradito per quel che penso della loro politica». M.PAS.

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