Le danze dei
«balarì» scacciano
i nuvoloni dal cielo

di Mila Rovatti
I ballerini del carnevale di Bagolino impegnati nelle tradizionali danze che accompagnano la festa
I ballerini del carnevale di Bagolino impegnati nelle tradizionali danze che accompagnano la festa
I ballerini del carnevale di Bagolino impegnati nelle tradizionali danze che accompagnano la festa
I ballerini del carnevale di Bagolino impegnati nelle tradizionali danze che accompagnano la festa

La pioggia c’era. E il tempo, grigio e autunnale, non è stato dei più clementi. Ma nemmeno il meteo avverso è riuscito a rovinare il più antico e suggestivo carnevale bresciano, andato in scena tra il solito scrosciare di applausi sul palcoscenico di Bagolino.

LA TRADIZIONE è stata rispettata. Dopo il diluvio di domenica, lunedì i ballerini hanno fatto la loro comparsa alla messa delle 6.30; mentre tutta Bagolino come per incanto si animava, la chiesa si è riempita dei colori delle maschere tradizionali, accompagnate da centinaia di visitatori nonostante l’orario e nonostante il copione sia invariato da secoli. Che si sono assiepati per assistere alla celebrazione e all’inizio delle danze sul sagrato della parrocchiale di San Giorgio. La pioggia non è scesa per tutto il giorno e si è ballato senza sosta fino a sera, nel segno dei divertimento e dell’ironia.

Ieri, seppure avvolti da un grigiore che non prometteva nulla di buono, i ballerini sono usciti all’alba e hanno ballato davanti alle case di amici e parenti. Chi è riuscito ad essere invitato o ad intrufolarsi nelle cucine ha gustato piatti tipici; nella cucina di Zaccaria anche quest’anno non sono mancati fagioli, bagoss e buon vino.

NEL POMERIGGIO le nuvole si sono addensate e goccioline insistenti hanno cominciato a scendere fitte: a quel punto i ballerini si sono ritirati.

La festa è finita con qualche ora di anticipo sulla tabella di marcia, ma non per questo è stata meno entusiasmante.

I visitatori? Molti come sempre, ma quest’anno non sono stati segnalati casi di eccessi. Le misure di sicurezza, la mobilitazione dei residenti e dei volontari di «Voci del carnevale» ha sortito gli effetti sperati. Strade, piazzette e vicoli del paese erano tappezzati di cartelli sui quali erano elencate le regole di comportamento da tenere durante la festa, i locali si erano muniti di bodyguard e tutto è filato via liscio, senza incidenti o episodi sgradevoli.

A Bagolino in questi giorni è arrivata anche una delegazione da Mozac, il paese francese gemellato con i bagossi. I gemelli d’oltralpe hanno potuto assistere allo spettacolo del carnevale in tranquillità. Macchina fotografica alla mano, i francesi incuriositi hanno si sono portati a casa decine di scatti indimenticabili e unici, a testimonianza di un rito antichissimo e ancestrale che va in scena fin dalla notte dei tempi.

La pioggia ha fatto rientrare prima i ballerini, ma non i «mascher», che sono la componente più popolare del carnevale. Loro hanno continuato a scorrazzare per viottoli e bar trascinando i pesanti zoccoli chiodati che sull’acciottolato producono il classico rumore che rimane nelle orecchie dei visitatori.

Oggi primo giorno di Quaresima: a Bagolino si riposa e si mangia l’arringa.

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