Libri antichi, gli esperti a convegno

Aspettando l’arrivo del Museo del libro antico, il primo e unico in Lombardia, Sabbio si prepara a una giornata dedicata agli stampatori della Valsabbia. Autentici maestri che a partire dal Quattrocento furono attivi nelle più grandi città italiane, Venezia, Roma, Napoli e Messina, ma anche in Francia. Venti le famiglie di Sabbio che si dedicarono all’arte della stampa. Tra loro gli storici Nicolini poi da Sabbio, i Gelmini, Ventura e Carampelli, i Bericchia, Pelizzari e Tini, i Baruzzi, Comencini e Comincioli. Oggi in Valsabbia sono censiti 200 libri antichi in mano a enti e privati, con i Comuni di Sabbio e Vobarno che insieme ne possiedono la metà.

DA QUI L’IDEA del Museo del libro antico e della giornata di studi «Arte veramente rara, stupenda e miracolosa», organizzata da Comune, Ateneo di Salò e Comunità Montana. L’appuntamento con il convegno è per sabato, con le classiche due sessioni. Una vetrina a più voci di spessore coordinata dalle 9.30 da Elena Ledda dell’Ateneo di Salò, con Alfredo Bonomi a spiegare i perché del progetto e con poi Cesare De Michelis, presidente della Marsilio Editori di Venezia e professore emerito all’Università di Padova, a raccontare «La lunga storia del libro da Manuzio a oggi».

Quindi Giuseppe Nova, storico dell’arte tipografica bresciana, parlerà degli «Stampatori valsabbini e benacensi nel XV secolo». Infine Michela Valotti, dottore di ricerca in Storia dell’Arte, racconterà «L’impresa editoriale di Comin Ventura». Poi, dalle 15, spazio alle visite e alle iniziative collaterali, organizzate con il Museo della carta di Toscolano della direttrice Lisa Cervigni: ci saranno i maestri cartai al lavoro, il laboratorio didattico per bambini «Toscolano 1381», «Gli stampatori da Sabbio: viaggi di carta» con Flavio Richiedei di «Habitar in sta terra» e «Che tipi questi stampatori», percorso a tema per ragazzi curato da Michela Valotti.M.PAS.

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