Lotta al bracconaggio I carabinieri e il «Cabs» stringono una alleanza

L’uccellagione resta una piaga
L’uccellagione resta una piaga
L’uccellagione resta una piaga
L’uccellagione resta una piaga

Il volontariato ha avuto e ha un ruolo fondamentale nel campo della protezione dell’ambiente e della fauna selvatica, e in qualche caso alcune realtà hanno instaurato un rapporto di collaborazione con i corpi istituzionali fonte di importanti successi. È il caso del Cabs (Committee against bird slaughter), una organizzazione presente da decenni anche nel Bresciano che ora può giocare una carta in più. «È una lunga e più che produttiva collaborazione quella che è stata sancita, finalmente in forma ufficiale, con la firma in calce a un documento. Da pochi giorni il Cabs - commentano da Bonn, sede della realtà - l’associazione di livello europeo nata in Germania nel lontano 1975 è diventata partner ufficiale dell’Arma dei carabinieri nell’ambito di una convenzione che riguarda il contrasto del bracconaggio, e in particolare dell’uccellagione, in sinergia con i carabinieri forestale del CUTFAA». Si è trattato di una formalizzazione di quello che in Italia avviene già dal 2001 attraverso la collaborazione con l’ex Noa della forestale, oggi Soarda dei carabinieri forestale: una sinergia simile al lavoro che il Cabs svolge con dieci diverse polizie europee, dalla Spagna a Cipro, aiutate a raggiungere risultati in alcuni casi clamorosi. «Ironicamente potremmo dire che con questa ufficializzazione le organizzazioni venatorie potranno stare finalmente tranquille. Siamo formalmente riconosciuti nell’ambito di reciproche e ben definite funzioni, e nessuno si dovrà più preoccupare: siamo volontari di tutta Europa con una lunga esperienza nell’individuazione dei siti di trappolaggio che viene messa a disposizione delle forze di polizia - commenta Alex Heyd direttore del Cabs e coordinatore dello storico campo di Brescia -. La nostra pratica di ricerca e segnalazione delle tante forme di illegalità venatoria ha finora portato all’azzeramento della caccia illegale agli ortolani nel Sud della Francia; così come all’enorme ridimensionamento dell’uccellagione col vischio nella regione iberica di Valencia». «Tornando all’Italia - aggiunge Heyd - dal Bresciano allo Stretto di Messina passando per le isole tirreniche, il Cabs ha contribuito, solo nei mesi scorsi, alla stesura di decine e decine di denunce, a non pochi arresti e a ingenti sequestri di selvaggina viva e morta, armi fuorilegge, munizioni e naturalmente reti e trappole». «SIAMO probabilmente l’unica realtà dell’ambientalismo europeo che ha promosso fin dall’inizio questo approccio fortemente incisivo al contrasto del bracconaggio - concludono da Bonn -; per questo, per l’esperienza e le conoscenze maturate sul campo, siamo anche riconosciuti come consulenti sul tema da organismi di scala mondiale come la Convenzione di Bonn sulle specie migratrici. Ora salutiamo la firma di questa prestigiosa convenzione con l’Arma dei carabinieri che naturalmente ringraziamo, punto di partenza per un ulteriore lavoro di contrasto di un fenomeno che sta svuotando i cieli del Mediterraneo».

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