Masso gigante, scatta l’allarme «Quel versante va monitorato»

di Massimo Pasinetti
La strada che dal capoluogo sale verso Degagna:  sono i versanti rocciosi a destare preoccupazioneDue frammenti del massoGhiaia e fango colati sulla strada
La strada che dal capoluogo sale verso Degagna: sono i versanti rocciosi a destare preoccupazioneDue frammenti del massoGhiaia e fango colati sulla strada
La strada che dal capoluogo sale verso Degagna:  sono i versanti rocciosi a destare preoccupazioneDue frammenti del massoGhiaia e fango colati sulla strada
La strada che dal capoluogo sale verso Degagna: sono i versanti rocciosi a destare preoccupazioneDue frammenti del massoGhiaia e fango colati sulla strada

Dopo la grande paura, il Comune corre ai ripari. Provando a delineare un piano finalizzato alla messa in sicurezza del versante dal quale, sabato mattina, attorno alle ore 9.30, si è staccato il masso di 30 quintali che ha sfiorato un’auto con a bordo due persone che stava transitando lungo la strada comunale per la frazione di Degagna e un’altra vettura che la seguiva. «Un fenomeno eccezionale considerando le dimensioni del masso - spiega il vicesindaco Paolo Pavoni, che è anche assessore ai Lavori Pubblici - ma in ogni caso è anche vero che il fronte che sovrasta questa strada presenta numerosi tratti interessati da sempre da smottamenti, pur se di dimensioni più contenute. Intanto, riguardo a quanto accaduto nella mattinata di sabato, abbiamo mobilitato la Protezione Civile per delle verifiche, e il responso, pur nella criticità della situazione, non desta particolare preoccupazione. Ora si muoverà una ditta specializzata che ci fornirà un responso più approfondito, poi decideremo cosa fare. Siamo preoccupati, ovviamente, ma al bando gli isterismi. A breve la pioggia dovrebbe cessare e a quel punto sarà più facile valutare correttamente la situazione». I RESIDENTI e i pendolari da sempre convivono con questa situazione di precarietà, assai meno critica, dicono, di quella che riguarda ad esempio il monte Cingolo, zona più di frequente teatro di cadute di massi. Ma ciò non toglie che il versante sia in più punti a rischio, e necessiterebbe in particolare, a detta di alcuni, di operazioni di disgaggio di massi pericolanti. «Inizialmente si era anche pensato - prosegue Pavoni - a un’operazione da effettuarsi in situazione di somma urgenza - chiamando in causa la Regione - ma sembra che la situazione non sia poi così grave, anche se da non sottovalutare. Ora spazio ai rilievi e ai sopralluoghi». Ci si trova quindi in una situazione di stallo, dove non si esclude di dover intervenire, ma per farlo si attende che siano tecnici ed esperti a dire l’ultima parola. C’è comunque, nella convinzione di tutti, la speranza che i massi sulla comunale per Degagna abbiano già da ora smesso di rotolare. •

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