Melaverde racconta la Valsabbia e l’Eridio

di Mila Rovatti
Ellen Hidding ed Edoardo Raspelli:  fari puntati sulla Valsabbia
Ellen Hidding ed Edoardo Raspelli: fari puntati sulla Valsabbia
Ellen Hidding ed Edoardo Raspelli:  fari puntati sulla Valsabbia
Ellen Hidding ed Edoardo Raspelli: fari puntati sulla Valsabbia

Due puntate speciali di «Melaverde» dedicate alla Valsabbia e al lago d’Idro. Domenica 16 e domenica 30 saranno l’Eridio e il formaggio Bagòss gli indiscussi protagonisti della trasmissione condotta da Edoardo Raspelli ed Ellen Hidding, in onda su Canale 5 alle 11.55. La panoramica che scorrerà lungo tutto la Valle del Chiese avrà un occhio di riguardo per le due eccellenze valsabbine: il lago e la montagna. «Vita, storie, gente» è il titolo dell’episodio di domenica 16 incentrato sull’Eridio. I carbonai di Bondone, i pescatori, gli appassionati di kite surf e parapendio: la puntata ruoterà attorno allo specchio alpino, a chi lo abita e lo rende così unico. Non mancheranno prospettive suggestive dal battello Idra e un approfondimento sulla tradizione gastronomica locale, grazie alla collaborazione con il Caseificio Sociale Valsabbino e l’Istituto Perlasca di Idro. «Una vera soddisfazione riscontrare tanto interesse e attenzione per il nostro territorio - ha commentato Giovanmaria Flocchini, presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia, che con il supporto dell’Agenzia Territoriale per il Turismo e in collaborazione con il Consorzio Turistico Valle del Chiese è artefice dell’iniziativa - Vedere la nostra Valle e le sue eccellenze raccontate attraverso le telecamere di una trasmissione così prestigiosa e seguita, è il risultato tangibile del percorso di rilancio turistico intrapreso negli scorsi mesi». Tutta centrata sul Bagòss invece la puntata «Oro di Bagolino», che andrà in onda domenica 30 settembre. La troupe ha seguito per un’intera giornata una famiglia bagossa salita in alpeggio per la produzione di questo prodotto unico e tutelato, una delle grandi eccellenze italiane arrivata ai nostri giorni grazie al duro lavoro di generazioni di contadini, al loro forte senso di appartenenza e di rispetto per questi luoghi. L’accento è sui giovani che qui, come in altri paesi della Valle, non sono scappati altrove in cerca di fortuna, ma hanno scelto di restare e proseguire nel duro mestiere dei loro padri. •

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