Minacce alla madre e alla nonna: arrestato

di Claudio Cazzago
L’arresto è stato condotto dai carabinieri della stazione di Nuvolento
L’arresto è stato condotto dai carabinieri della stazione di Nuvolento
L’arresto è stato condotto dai carabinieri della stazione di Nuvolento
L’arresto è stato condotto dai carabinieri della stazione di Nuvolento

Prima le richieste di denaro, sempre più insistenti, alla nonna ultranovantenne; poi le minacce nei confronti non solo dell’anziana, ma anche della madre; infine la rabbia sfogata contro l’autovettura della madre. Per questo è finito ieri in carcere, a Canton Mombello, un quarantenne residente a Nuvolento (P.S. le iniziali), pregiudicato e già noto alle forze dell’ordine per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. I fatti risalgono al 12 febbraio scorso, ma la misura di custodia in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Brescia soltanto ieri. Il quarantenne si era recato a casa della nonna, di 95 anni, con l’intenzione di farsi dare dei soldi. L’anziana, sotto la minaccia che se non avesse accondisceso alle richieste del nipote sarebbe successo qualcosa di brutto, spaventata ha chiamato a supporto la figlia, madre dell’arrestato. Di fronte a madre e nonna però le ire del quarantenne non si erano placate. Anzi, minacciando e urlando di fronte al rifiuto delle due donne di dargli il denaro, si era accanito sull’auto della madre parcheggiata davanti la casa della nonna, danneggiandola. A questo punto erano intervenuti i carabinieri, che avevano raccolto le testimonianze delle due donne e avevano denunciato a piede libero il figlio e nipote. MA LA VICENDA evidentemente non era finita lì, poiché in base alla gravità dei reati contestati (estorsione, minacce e danneggiamento), aggravati dal fatto di essere stati compiuti a danno di congiunti e di una donna anziana e fragile, la Procura si è mossa in tempi rapidi e ha emesso un ordine di carcerazione dell’indagato, il quale è stato tradotto in cella, in città, dagli stessi militari della stazione comandata dal maresciallo Nicolais Napolitano. •

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