Occhi elettronici puntati sulla sicurezza

di Alessandro Gatta
Il sistema sarà collegato con Polizia locale e carabinieri
Il sistema sarà collegato con Polizia locale e carabinieri
Il sistema sarà collegato con Polizia locale e carabinieri
Il sistema sarà collegato con Polizia locale e carabinieri

Sono state installate a Serle (e sono già operative) tre nuove telecamere per la videosorveglianza, finanziate in gran parte grazie a fondi regionali (26mila euro l’investimento complessivo, 17mila a carico della Regione) a seguito della partecipazione del Comune ad apposito bando: le prime due si trovano all’altezza del principale ingresso del paese, a Berana, e sono attrezzate per la lettura delle targhe dei veicoli sia in entrata che in uscita. Sono collegate direttamente con l’ufficio della Polizia Locale e con la stazione dei carabinieri di Nuvolento: gli occhi elettronici a ogni passaggio verificano se i mezzi sono sprovvisti di assicurazione o di revisione, o se eventualmente sono segnalati dalle forze dell’ordine.

La terza telecamera è stata invece posizionata tra gli ingressi delle scuole, elementari e medie: servirà a controllare minuziosamente gli accessi alle strutture, anche in notturna, dove purtroppo negli anni non sono mancati i furti e i danni.

SOLO POCHI mesi fa il Comune si è dotato anche di una telecamera mobile, utilizzata in particolare per monitorare le diverse aree di raccolta dei rifiuti: «Ci ha permesso - spiega il sindaco Paolo Bonvicini - di emettere un buon numero di contravvenzioni per abbandoni di rifiuti e non corretti smaltimenti». Nel 2016 invece erano state installate altre quattro telecamere, due nella piazza del municipio, una al cimitero e una a Montegnana. «All’inizio del nostro mandato nessuna telecamera era attiva a Serle - continua il sindaco - Le uniche presenti in piazza Boifava non funzionavano da anni, mentre quella di Montegnana era danneggiata. Ora, anche grazie alla decisione di aggregarci con la Locale di Paitone, siamo riusciti ad aggiudicarci ben due bandi consecutivi, che ci hanno permesso di costituire delle zone di monitoraggio e sorveglianza in quattro diverse aree del paese. Un ottimo traguardo».

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