Paura in Valsabbia e
sul Garda due bombe
d’acqua in poche ore

di Massimo Pasinetti
Il fiume d’acqua alimentato dalla pioggia è riuscito a trascinare una ruspa nel torrente Vrenda a Odolo
Il fiume d’acqua alimentato dalla pioggia è riuscito a trascinare una ruspa nel torrente Vrenda a Odolo
Bomba d'acqua in provincia (Fotolive)

Una «bomba» d’acqua ha colpito ieri mattina la Valle Sabbia, causando danni e suscitando tanta paura tra Odolo, Barghe, Preseglie e Nozza di Vestone. In quest’area il bilancio è particolarmente pesante. L’allarme è scattato alle 9 del mattino, a Odolo l’epicentro del violetno nubifragio: lì si contano allagamenti di case e cantine, registrati poi a Vestone, Nozza e Barghe e, in tono minore, a Preseglie, Sabbio Chiese, Roè Volciano, Villanuova sul Clisi, ma anche sul Garda seppur con minore intensità tra Gardone, Salò e Toscolano. La tregua è durata poche ore: in serata una violenta pioggia ha colpito il basso lago tra Moniga, Padenghe, Desenzano causando soprattutto allagamenti stradali. GIORNATA di fuoco per i soccorritori, le tante squadre permanenti e volontarie dei Vigili del fuoco e della Protezione civile. Tornando a Odolo, i danni maggiori si sono avuti in zona Cete e a Cagnatico, ma tutto il paese è stato duramente colpito da allagamenti e invaso dai detriti scesi dal monte Ere: «La manutenzione del torrente Vrenda che attraversa il paese - ha detto il sindaco Fausto Cassetti - ha evitato l’esondazione». Ad Odolo la ruspa di un cantiere ed un’auto, per fortuna senza persone a bordo, sono state trascinate nel Vrenda. Nella chiesa di San Bartolomeo invece, al centro del paese vicino al teatro Splendor, l’acqua è arrivata a 40 centimetri. E in zona Cagnatico ancora due auto con persone a bordo sono rimaste in panne nell’acqua. E dopo attimi di paura per la situazione, sono riuscite ad allontanarsi. A Preseglie due frane hanno poi determinato la chiusura della provinciale che scende a Pregastine; a Sabbio Chiese il rio del Bosco ha tracimato e il torrente Vrenda era al limite, ma tutto s’è risolto con l’intervento della Protezione Civile alpina della «Monte Suello», di stanza a Sabbio. A Vobarno il fiume Chiese è rimasto nell’alveo, si è temuto che uscisse, ma nella bassa tra Calcinato e Montichiari il corso d’acqua è monitorato con attenzione. A Barghe invece i danni sono stati tanti a Fossane, a Ponte Re e a Cima Barghe: «Il fiume Chiese ha tenuto - spiega il sindaco Giambattista Guerra, appena rieletto - ma hanno esondato altri torrentelli, con l’arrivo in paese di una grossa massa di detriti che hanno reso difficile la circolazione». A Nozza un problema di viabilità si è verificato nell’area che va dall’ex sede della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella alla rotatoria di Nozza verso Casto: in questi 100 metri circa si è riversata una gran massa d’acqua insieme a tanti detriti, arrivati in strada a causa dell’esondazione del torrente Piazze. Anche vicino al ristorante «La Sosta» la strada s’è trasformata in un fiume d’acqua. Per questo è stato prezioso l’intervento dei vigili dell’Aggregazione valsabbina che, alla richiesta dell’ambulanza con a bordo un dializzato, l’hanno «scortato» fuori dal caos permettendogli di arrivare in tempo in ospedale. «Ma tanti danni - spiega il sindaco vestonese Giovanni Zambelli - si sono verificati, a causa di altri ruscelli tracimati, anche in via Lave e via Paline, a Mocenigo, al Tesolo e sulla strada per Lavenone sia in prossimità della ditta Marvon che lungo il rettilineo che dal semaforo di Vestone porta alla Kapparola: in tutti e 2 i casi si è reso necessario l’intervento di pulizia». Causa l’allagamento delle gallerie, la superstrada tra Vobarno e Villanuova è stata chiusa al traffico, con grossi rallentamenti della viabilità. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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