Progetto rospi, a Barghe salvano gli ultimi

di Mila Rovatti
Antonio Bazzani per la Provincia e Giovanmaria Flocchini per la Comunità al via dell’operazione BargheIl sindaco Giovan Battista Guerra impegnato con i volontari di Barghe nella posa delle barriereAll’opera insieme ad Alpini e Protezione civile di Barghe anche il vicesindaco Giorgio Girelli
Antonio Bazzani per la Provincia e Giovanmaria Flocchini per la Comunità al via dell’operazione BargheIl sindaco Giovan Battista Guerra impegnato con i volontari di Barghe nella posa delle barriereAll’opera insieme ad Alpini e Protezione civile di Barghe anche il vicesindaco Giorgio Girelli
Antonio Bazzani per la Provincia e Giovanmaria Flocchini per la Comunità al via dell’operazione BargheIl sindaco Giovan Battista Guerra impegnato con i volontari di Barghe nella posa delle barriereAll’opera insieme ad Alpini e Protezione civile di Barghe anche il vicesindaco Giorgio Girelli
Antonio Bazzani per la Provincia e Giovanmaria Flocchini per la Comunità al via dell’operazione BargheIl sindaco Giovan Battista Guerra impegnato con i volontari di Barghe nella posa delle barriereAll’opera insieme ad Alpini e Protezione civile di Barghe anche il vicesindaco Giorgio Girelli

Non capita tutti i giorni di vedere il sindaco di un paese e il suo vice lavorare sotto la pioggia con i volontari della loro comunità per posare un sistema destinato a salvare centinaia di anfibi. Questa bellissima dimostrazione di generosità e attenzione per l’ambiente è andata in scena ieri a Barghe, dove si sta attuando la seconda campagna valsabbina del «Progetto rospi» (la prima, storica, riguarda Idro e la terza, anche questa nuova, interesserà prestissimo Mura): Giovan Battista Guerra e Giorgio Girelli erano all’opera ieri mattina a Ponte Re, e con loro c’erano altre persone generose del Gruppo Alpini e della Protezione civile barghensi, insieme alle guardie ecologiche della Valsabbia, da sempre in prima fila in questa operazione. Ieri è iniziata la posa di un sistema di oltre 500 metri di barriere temporanee in plastica e picchetti metallici che, ottenuta la gentile autorizzazione dei proprietari dei terreni, uniranno un altro sistema, stavolta di sottopassi, e consentiranno ai rospi comuni sopravvissuti al traffico lungo questo tratto di provinciale 237 di andare a riprodursi nel Chiese senza dover affrontare automobili e camion che ne hanno fatto strage per anni. GIÀ I SOTTOPASSI: due nuove strutture da collegare a quelle sottostanti la provinciale sono state acquistate e fatte installare sul posto dalla Provincia, su interessamento del consigliere delegato alle Strade Antonio Bazzani, e dalla Comunità montana, grazie all’intervento del presidente Giovanmaria Flocchini, entrambi sul posto ieri in quella che doveva essere anche una mattinata inaugurale. Il materiale di «completamento» invece, ovvero i teli plastici (tagliati pazientemente a misura sempre dai vertici dell’amministrazione comunale) e i picchetti sono stati acquistati grazie alla mobilitazione finanziaria delle sezioni di Brescia della Lipu, dell’Enpa (presenti a Ponte Re con alcuni rappresentanti) e della Lac, a loro volta attive da molto tempo nel Progetto rospi, con l’aggiunta del contributo della Guardia nazionale ambientale. «Giornate come questa - ha commentato il sindaco di Barghe - sono giornate di soddisfazione: non solo ci consentono di accrescere la conoscenza degli anfibi della nostra zona, ma permettono di sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente in genere». UNA ATTENZIONE che gli attivisti del Progetto rospi cercano di diffondere da anni partendo dal basso. Dalle scuole. Da questo punto di vista la elementare di Idro è un riferimento e un esempio: tutto è nato qui, e le presentazioni in classe di questa campagna e il sostegno convinto delle insegnanti hanno permesso di coinvolgere nei salvataggi primaverili - ma anche in ricerche e approfondimenti - decine e decine di bambini. Adesso si va oltre, e insieme alla elementare di Idro sono entrate in rete - sempre con interventi didattici e con le prossime uscite serali sul campo - anche quelle di Barghe, Roè Volciano e Mura. Chiudiamo con i commenti dei principali attori finanziari di questa espansione della campagna per la piccola fauna. Ieri hanno assistito alla posa delle barriere anche il presidente della Comunità montana, Giovanmaria Flocchini, e il consigliere provinciale Bazzani. «Abbiamo semplicemente colto l’importanza di questo progetto - ha sottolineato Bazzani -; una iniziativa che oltre a tutelare questa specie mette anche in sicurezza la strada e gli automobilisti». «Siamo di fronte a una importante operazione di protezione del territorio», ha aggiunto sinteticamente Flocchini. •

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