A sei mesi dalla riapertura della bottega di Livemmo, l’unico alimentari a disposizione per gli abitanti di Pertica Alta, il bilancio della riavviata attività è più che positivo. Tanto che il negozio «Terra e Sapori», affidato dal Comune in gestione alla cooperativa sociale «Sentieri-Verbena», che ha assunto la valsabbina Daniela Goffi, si è meritato altri quattro anni di fiducia.
«Il locale - spiega il sindaco Giovanmaria Flocchini - è del Comune, che si accolla tutte le utenze e che l’ha risistemato grazie al contributo di Comunità Montana e Fondazione Cariplo. Alla cooperativa, che si è occupata degli arredi e della formazione del personale, abbiamo poi destinato parte dell’edificio, 50 metri quadri». Il dato positivo è che questi primi mesi di attività (in particolare durante l’estate) hanno dato buoni risultati economici. «Direi oltre le aspettative, tanto che ora la concessione è rinnovata per altri quattro anni, fino al 2020. La gente sta apprezzando il servizio. La speranza è che si possa fare ancora di più». Intanto la bottega fornisce alimentari ma, da emporio, anche tutte quelle cose di cui i residenti possono avere bisogno. È diventata in fretta punto di riferimento per chi vive a Pertica Alta, per i turisti e soprattutto per le aziende agricole del territorio, che così riescono ad avvicinarsi al consumatore con i loro prodotti: marmellate, frutti di bosco, miele, formaggi di vacca o di capra.
IL FUTURO. «Già consegnamo i pasti a domicilio ogni giorno per tutto l’anno a quasi 20 anziani grazie alla cucina della scuola, che conta 30 bambini. Vorremmo collegare al pasto anche la spesa, portandola a casa». Nel discorso si inserirebbero anche gli ospiti della struttura ricettiva (tre camere) che il Comune ha affidato, nell’ex municipio, sempre alla «Sentieri-Verbena».
Se l’obiettivo primario della bottega è il pareggio, se ci sarà utile andrà investito per scopi sociali sul territorio. «Come Comune vogliamo offrire servizi essenziali alla comunità. Sopra la bottega ci sono poi ancora due stanze che diventeranno l’una un centro culturale e l’altra un info point».M.PAS.