Ragazzi «difficili» in cammino per ritrovare la strada perduta

di Massimo Pasinetti
I ragazzi cammineranno per sette giorni per ritrovare se stessi
I ragazzi cammineranno per sette giorni per ritrovare se stessi
I ragazzi cammineranno per sette giorni per ritrovare se stessi
I ragazzi cammineranno per sette giorni per ritrovare se stessi

Per diventare consapevoli bisogna riflettere e confrontarsi, e anche una lunga camminata può servire allo scopo. Ci credono quelli della cooperativa sociale «Area» di Barghe e il laboratorio di Psicologia dell’Università cattolica di Brescia, che insieme, stanno seguendo il cammino, letteralmente parlando, di 10 ragazzi impegnati in un tentativo di cambiamento e riabilitazione. SONO TUTTI maschi di diversa nazionalità con un’età tra i 17 e i 18 anni, selezionati dall’ufficio Servizio sociale per i minorenni (Ussm) del Tribunale dei minori di Brescia per questa prima fase del progetto «A piedi. Percorsi educativi». La caratteristica che li lega è l’aver commesso in passato reati legati allo spaccio di stupefacenti, oppure furti o rapine. Insieme sono partiti lunedì da Manerba per affrontare 7 giorni di cammino (per 135 chilometri): un’esperienza di viaggio di gruppo durante la quale utilizzano gli strumenti di riabilitazione e integrazione proposti da Area. È un progetto pedagogico formativo sperimentale pensato per chi ha la necessita di conoscersi ridefinendo la propria esistenza. Ad accompagnare i ragazzi nel percorso, che affrontando strade gardesane e valsabbine li spinge verso la consapevolezza delle difficoltà psicologiche e comportamentali, c’è l’equipe multidisciplinare di Area con l’educatore guida nonchè presidente Nicola Maccioni, lo psicoterapeuta e direttore dei consultori familiari di Area Luca Bonini e il direttore del laboratorio di Psicologia dell’Università cattolica Giancarlo Tamanza. Finito il viaggio vero e proprio continuerà quello di analisi, con tre incontri tra l’equipe multidisciplinare e i ragazzi, i quali dovranno rileggere, analizzare e valutare l’intera esperienza vissuta. E che poi racconteranno in una videointervista del loro cammino. Non solo: tutto il materiale confluirà in un documentario sul progetto che, inglobando anche fotografie e video registrati lungo il tracciato, sarà realizzato da 4 studenti di regia della Civica scuola di cinema «Luchino Visconti» di Milano. A raccogliere il materiale filmato ci saranno sia le telecamere della troupe, sia le immagini registrate da ogni camminatore dal proprio punto di vista, con una action cam che documenterà l’intero tragitto. Tutti i 10 adolescenti coinvolti hanno preso volontariamente parte all’iniziativa, che per diventare realtà ha beneficiato del contributo della Fondazione della Comunità bresciana. •

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