Rifiuti, fototrappole contro i furbetti

di Claudio Cazzago
Vita sempre più dura per chi abbandona o smaltisce irregolarmente
Vita sempre più dura per chi abbandona o smaltisce irregolarmente
Vita sempre più dura per chi abbandona o smaltisce irregolarmente
Vita sempre più dura per chi abbandona o smaltisce irregolarmente

Il servizio intercomunale di Polizia locale di Mazzano, Nuvolera e Nuvolento dichiara guerra ai furbetti dei cassonetti, a tutti coloro che abbandonano i rifiuti al di fuori degli spazi stabiliti o li smaltiscono irregolarmente.

Come era prevedibile, infatti, da quando è entrato in vigore il sistema «porta a porta», la pratica incivile di gettare la spazzatura un po’ dappertutto è aumentata: pubbliche vie, piazze ma soprattutto campi e rogge e terreni coltivati sono oggetto di sfregio che, oltre a essere brutto da vedere, può causare a lungo andare anche danni seri alla salute umana, poichè le plastiche e i rifiuti organici misti possono scomporsi nel tempo e percolare nelle falde.

Gli assessorati dei tre Comuni sono unanimi nel rammentare anche i costi che conseguono alle pessime abitudini: l’immondizia sparsa va recuperata e suddivisa, con aggravio di lavoro.

Per tutti questi motivi la vigilanza urbana, guidata dal comandante Luisa Zampiceni, ha avviato dei servizi mirati che già dall’inizio dell’anno hanno portato a elevare 23 verbali.

«NON È FACILE sorprendere i trasgressori - sottolinea il comandante - considerando il poco personale, la varietà e abbondanza dei siti di abbandono e i vari impegni che competono alla Polizia municipale. Perciò abbiamo ritenuto di implementare alcune risorse elettroniche in ausilio alla nostra attività, il tutto grazie alla partecipazione a un bando regionale di finanziamento e all’ottenimento di 30 mila euro che hanno coperto parzialmente le spese per acquistare e porre in opera tali strumentazioni, che costituiscono gli ultimi ritrovati tecnologici».

Un tipo speciale di telecamera chiamata «foto-trappola» che si mimetizza tra i rami o in mezzo alla vegetazione, alle siepi o ai cespugli al fine di cogliere sul fatto il trasgressore. «Le immagini scattate da queste trappole digitali, che funzionano a batterie, sono state controllate ogni giorno per tutti questi mesi, e grazie al lavoro certosino dei miei collaboratori qualche furbo è stato smascherato e punito. Non solo: altri sacchi sono stati attentamente ispezionati con l’aiuto degli spazzini e grazie al lavoro d’indagine, sono stati elevati altri verbali».

ALTRA NOVITÀ, sempre grazie ai finanziamenti regionali e intercomunali, è il lettore elettronico delle targhe posto all’ingresso del bacino delle cave di marmo a Nuvolera: «In questo caso - spiega Zampiceni - lo scopo è quello di scovare i malintenzionati che fino a oggi si sono introdotti nella via del Marmo scambiandola per una discarica e, inoltre, ciò consentirà di controllare anche gli autocarri che omettono di pesare il carico». Dunque tempi duri per coloro che si credono tanto astuti da gabbare le normali regole civili.

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