Rifiuti, scatta la rivoluzione del porta a porta

Sta arrivando il porta a porta
Sta arrivando il porta a porta
Sta arrivando il porta a porta
Sta arrivando il porta a porta

Tanti saluti agli amati (e odiati) cassonetti: anche Serle si prepara alla piccola grande rivoluzione della raccolta porta a porta dei rifiuti. Dal destino non si scappa: se l’obiettivo è raggiungere il 65% di differenziata (a oggi la quota si aggira intorno al 45) la soluzione più efficace, lo dicono le statistiche, è proprio quella del porta a porta.

C’è ancora tempo: si comincia dal prossimo anno. Ma intanto se ne parla: giovedì alle 20.30 nella sala cinema-teatro dell’oratorio, con l’esperta Stefania Faini. Conto alla rovescia: «Entro il 2018 tutti i Comuni dovranno, per legge, raggiungere una quota superiore al 65%, - scrive l’assessore Luca Zamboni – Serle, pur considerando il miglioramento degli ultimi anni, rimane vicina al 45».

Di strada da fare ce n’è tanta, e si farà con il porta a porta. «Vista la necessità di modificare il servizio - continua Zamboni - si è andati verso quello che è stato ritenuto il più semplice. Il sistema misto comporta i cassonetti a calotta che, per quanto semplici, hanno causato non pochi problemi nel corso degli anni». Non solo: «Per quanto Serle non sia un paese di pianura di veloce accesso, più volte è capitato di trovare rifiuti portati da alcuni vicini nei nostri cassonetti». Un problema ambientale ma anche pratico: secondo una stima dei costi, calcolata su una quota media di differenziata del 68%, il porta a porta potrebbe far risparmiare al Comune più di 38mila euro l’anno. Aumenterebbero i costi di gestione, ma crollerebbero quelli per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati (quasi 53mila euro in meno). Certo ci vorrà pazienza: «Siamo consapevoli che non sarà un cambiamento facile e immediato - conclude Zamboni - ma siamo convinti che con la collaborazione di tutti, l’esito sarà positivo».A.GAT.

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