Scarichi fuorilegge addio
Porte aperte al collettore
e ad «Acque Bresciane»

Il referendum provinciale sollecitato da un ampio fronte per ribadire la necessità di mantenere il controllo pubblico sull’acqua non piace alla giunta di Nuvolento, che dice no annunciando in contemporanea novità importanti nel campo della depurazione degli scarichi fognari.

LA NOTIZIA è quella dell’arrivo di un collettore che servirà cinque Comuni (Nuvolento, Prevalle, Nuvolera, Serle e Paitone): il progetto è stato recentemente approvato, mentre nel maggio scorso c’era stata una Valutazione d’impatto ambientale positiva.

«Si tratta di un’opera basilare per l’ambiente - sottolinea l’assessore ai Servizi Marco Gobbini - che servirà un bacino d’utenza di circa 25 mila abitanti e risolverà i problemi di depurazione delle acque nere dopo che nel 2016 è tramontata l’opzione del collettore per Verziano». A realizzare l’opera sarà a2a ciclo idrico di Brescia. Nel frattempo il Comune non è stato a guardare, e Gobbini ricorda che «nel 2015 sono stati convogliati nel collettore intercomunale sei importanti terminali fognari che scaricavano nel torrente Rudone, mentre nel 2016 è stato dismesso e convogliato nella rete di Paitone un altro scarico nel Pospesio».

Tornando all’acqua potabile, Nuvolento vorrebbe invece cambiare rotta relativamente all’acquedotto, fino a oggi gestito in forma diretta. «Valutati tutti gli aspetti del problema - afferma l’assessore Gobbini - e dal momento che il soggetto preposto al controllo, l’Aato, è unico a livello provinciale riteniamo coerente affidargli il controllo del nostro impianto; così come la Provincia ha indicato dal 2015. In altre parole vorremmo cedere la nostra rete alla nuova società Acque Bresciane srl e poi, entro la fine del 2018, affidarci alla società a partecipazione pubblica quando verrà individuato il soggetto privato che la affiancherà consentendo i non più rinviabili interventi sulla rete».C.CA.

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