Teglie e Moglia, le due frazioni di Vobarno resteranno isolate almeno un paio di settimane in seguito alla caduta di una decina di giganteschi massi dal Monte Cingolo, avvenuta sabato sera sulla strada comunale per Vobarno.
Un centinaio i residenti costretti a un lungo giro per raggiungere il capoluogo? «Il primo problema da affrontare - spiega il vicesindaco Paolo Pavoni - è quello relativo al trasporto scolastico. I due giorni di vacanza di lunedì e martedì per il Carnevale ci hanno permesso di ragionare con più calma sulla questione. E così, da stamattina il pulmino della ditta esterna che si occupa di trasportare i ragazzi su tutto il territorio vobarnese da casa a scuola e ritorno, che prima saliva a Teglie e Moglia da Vobarno, per raccogliere i ragazzi raggiungerà le frazioni salendo dalla parte di Barghe fin su a Provaglio Valsabbia e poi discendendo a Teglie. Stesso percorso, al contrario, lo dovrà compiere poi per riportarli a casa».
E per il resto della cittadinanza, ed in particolare gli anziani? «Abbiamo preso in considerazione la possibilità di riattivare una vecchia strada che da Teglie raggiunge Carpeneda per disporre di unn alternativa, ma il sopralluogo ha evidenziato come l’operazione non sia tecnicamente possibile, e l’idea è stata abbandonata. Ma intanto il Comune - spiega Pavoni - è in strettissimo contatto con il Consiglio di frazione di Teglie-Moglia, che ci segnalerà ogni bisogno o anomalia e che noi cercheremo di affrontare e risolvere». Un Consiglio di frazione che di fronte all’emergenza ha subito serrato i ranghi, seppur ancor addolorato per la scomparsa solo 2 settimane fa del presidente. Rimane il problema delle necessità di eventuali soccorsi sanitari. In quel caso le alternative possibili sono compiere il lungo giro da Provaglio Valsabbia, oppure salire comunque, in via eccezionale, dalla strada per Teglie in barba al pericolo di caduta massi, od ancora, fare ricorso all’intervento dell’elicottero. Si deciderà in base alla gravità dell’emergenza sanitaria.