Tornano a splendere i tesori di San Zenone

di Massimo Pasinetti
La Visitazione di Maria a Elisabetta: un dipinto forse tedescoLa Vergine attorniata dagli angeli con i santi Rocco e Francesco
La Visitazione di Maria a Elisabetta: un dipinto forse tedescoLa Vergine attorniata dagli angeli con i santi Rocco e Francesco
La Visitazione di Maria a Elisabetta: un dipinto forse tedescoLa Vergine attorniata dagli angeli con i santi Rocco e Francesco
La Visitazione di Maria a Elisabetta: un dipinto forse tedescoLa Vergine attorniata dagli angeli con i santi Rocco e Francesco

Il compleanno è di quelli speciali, che capita raramente di festeggiare anche quando si parla di edifici sacri. E il regalo della parrocchia e dei parrocchiani non poteva che essere all’altezza di una tale celebrazione.

LA CHIESA di Odolo, dedicata a San Zenone e costruita intorno alla metà del Seicento, il prossimo anno taglierà il traguardo dei tre secoli e mezzo di vita, 350 anni esatti dalla sua costruzione.

E allora, ad anticipare l’inevitabile e doveroso calendario di eventi che si snoderà lungo tutto il 2017, si è deciso di prepararsi lucidando a dovere due dei tesori più preziosi custoditi nella parrocchiale: due tele antiche che hanno bisogno urgente di un intervento di restauro.

A deciderlo è stato il parroco don Gualtiero Pasini, originario di Villanuova sul Clisi, che è arrivato a Odolo a fine del 2011 ed è a capo dell’unità pastorale della Conca d’Oro (che comprende sul territorio valsabbino le parrocchie di Bione Pieve e Bione San Faustino, di Agnosine e di Binzago, di Preseglie e di Gazzane e, infine, quella di Odolo). Le due pale da restaurare, tutte e due preziose, hanno sofferto notevolmente il trascorrere dei decenni e presentano non pochi segni di degrado. Da qui la decisione di intervenire e di mettere in cantiere il restauro.

La prima è una pala realizzata probabilmente all’inizio del Cinquecento, opera con tutta probabilità di un pittore tedesco e giunta poi, non si sa seguendo quali vie e attraversando quali vicessitudini, in Valsabbia. Rappresenta la Visitazione di Maria ad Elisabetta.

La seconda è invece attribuita al pittore bresciano Orazio Pilati, vissuto nel Seicento e del quale si hanno scarse notizie, e rappresenta la figura della Vergine Maria assieme ai santi Rocco e Francesco.

I DUE INTERVENTI di recupero e di valorizzazione, ormai improrogabili alla luce dello stato dei dipinti, sono stati affidati entrambi alla restauratrice Anna Massardi di Gardone Riviera e sono stati finanziati per il 50% della cifra da un contributo erogato dalla Fondazione della Comunità Bresciana, sempre in prima fila quando si parla di arte e di beni culturali.

Dell’altra metà dell’investimento necessario se ne occuperanno la parrocchia e i fedeli di Odolo, che attraverso donazioni e offerte hanno già adeguatamente pescato nelle proprie tasche. In tutto saranno spesi 30mila euro, 15mila euro per ciascuna tela. Metà dei quali, appunto, arriveranno dalla Fondazione.

OVVIAMENTE i restauri si concluderanno entro e non oltre la fine del 2016, in modo da riavere le due pale in tempo per le celebrazioni legate ai tre secoli e mezzo della parrocchiale. Più avanti si penserà anche al programma della festa di compleanno di San Zenone e a come coinvolgere il territorio.

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