Tra viaggi e dedizione
l’esempio di suor Irene

Monsignor Antonio Fappani, nelle vesti di scrittore, e la Fondazione Civiltà Bresciana, nei panni di editore, presentano in un libro suor Irene Stefani, che, nativa di Anfo, di recente è divenuta Beata. L’appuntamento è per stasera alle ore 20.30 nella sala riunioni della biblioteca civica «Ugo Vaglia» di Vestone. A parlare di Nyaatha (la misericordiosa), come in Kenia suor Irene viene chiamata, sarà Margarita Bedoya Garcia, suora delle Missionarie della Consolata, che ha preso parte all’intero processo di canonizzazione. Ci sarà poi lo storico valsabbino Alfredo Bonomi in veste di coordinatore. Nata ad Anfo come Mercede Stefani il 22 agosto del 1891, suor Irene è scomparsa il 31 ottobre del 1930 a Gekondi, in Kenia, a soli 39 anni. Dal 1914 al 1920 si è dedicata all’assistenza negli ospedali militari della Grande Guerra nati a Voi, Kilwa e Dar-es-Salaam in Tanzania.

Dal 1920 al 1930 ha vissuto nella missione di Gekondi e si è dedicata all’insegnamento. Dal 2015 per decreto di Papa Francesco è Beata.M.PAS.

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