Tradito dal cuore
che gli era
stato donato

di Massimo Pasinetti
Dalla speranza al dramma: durante il trasferimento in volo al Civile il cuore si è fermato per sempre
Dalla speranza al dramma: durante il trasferimento in volo al Civile il cuore si è fermato per sempre
Dalla speranza al dramma: durante il trasferimento in volo al Civile il cuore si è fermato per sempre
Dalla speranza al dramma: durante il trasferimento in volo al Civile il cuore si è fermato per sempre

Il cuore che aveva ricevuto in dono 23 anni fa, e che gli aveva permesso di mettersi alle spalle i gravi problemi di salute, l’ha tradito in una torrida mattina di inizio agosto, mentre era al volante della sua auto. Un malore fatale, che a 52 anni (avrebbe compiuto a breve i 53) gli è costato la vita che il trapianto gli aveva restituito. Se n’è andato così Fabrizio Carminati, a due passi da casa e di fronte a un distributore di benzina. Il pronto intervento dei soccorritori per un attimo ha fatto sperare nel miracolo: il cuore di Fabrizio è ripartito, ma durante il trasferimento in volo verso l’ospedale Civile lo ha definitivamente abbandonato.

LA TRAGEDIA si è consumata ieri attorno alle 8.20. Carminati era alla guida della sua Ford C-Max grigia e stava scendendo in direzione Barghe lungo la «237». Di fronte al distributore l’improvviso malore: il 52enne ha perso il controllo e, a bassa velocità, ha impattato il cordolo sulla sua destra proseguendo poi per alcuni metri fino alla colonnina luminosa che indica i prezzi dei carburanti. Il primo a intervenire, da testimone, dopo un attimo di sorpresa, è stato il benzinaio, che ha anche provveduto a chiamare i soccorsi. Subito sono arrivati i vigili del fuoco, l’ambulanza dei volontari e l’Infermierizzata, tutti partiti da Vestone. Poco dopo l’arrivo dei pompieri di Salò e dell’eliambulanza inviata dal Cilive.

MANOVRE e massaggi hanno fatto sì che il cuore di Carminati riprendesse a battere. Poi il volo della speranza verso la città. Ma la tempestività dell’intervento a nulla è servita: il cuore del 52enne ha di nuovo cessato di battere. Sul posto, intanto, gli agenti della Polizia locale dell’Aggregazione della Valsabbia si occupavano di regolare la viabilità e dei rilievi di rito. Per circa un’ora l’incidente ha causato lunghe code a ritroso sia in direzione Vestone sia verso Barghe. Poi il traffico si è rapidamente dissolto, lasciando sul posto prima la speranza e poi il cordoglio, appena diffusasi la notizia che Fabrizio non ce l’aveva fatta.

Carminati stava per compiere 53 anni e aveva vissuto la sua vita tra Casto, Odolo e, in questi ultimi anni, Nozza, dove abitava in una casa di via Giori con l’attuale moglie. Una vita complessa, segnata 23 anni fa dall’esperienza del trapianto. Allora, con due figli piccoli (Erik e Andrea, oggi ambedue maggiorenni), una moglie, papà Ardicio, mamma Marilena e i fratelli Nicola e Laura, aveva sofferto a lungo e atteso sperando quel benedetto intervento. Tutto fortunatamente era andato bene. Fabrizio si era ripreso, era tornato ai suoi affetti, aveva attraversato un periodo difficile per la separazione dalla moglie, si era quindi risposato con Liliana, ancora al suo fianco, ed era tornato a lavorare, ora alla Unidelta di Vestone. Una vita come tante. Fino alla tragedia. I funerali saranno celebrati domani alle 16 nella chiesa di Casto.

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