Un laboratorio didattico
tra i boschi del Monte Ere

Il rifugio sul Monte Ere
Il rifugio sul Monte Ere
Il rifugio sul Monte Ere
Il rifugio sul Monte Ere

Vallio Terme, il futuro dell’altopiano di Ere comincia da qui: un progetto di riqualificazione e recupero (su cui si ragiona dall’estate del 2014) che prevede la realizzazione di un laboratorio didattico, naturalistico e antropologico, dedicato in particolare a studenti e associazioni. Rimasto ai box in attesa di conferme economiche, finalmente arrivate: realizzarlo costerà 160mila euro, ma il Comune dovrà investirne poco più di 3mila. Quello che manca, infatti, sarà finanziato dalla Provincia, per l’85%, e dalla Comunità Montana, per il 13.

IL PROGETTO nel dettaglio: adiacente al rifugio già esistente e gestito dagli alpini, verrà realizzato un portico, attrezzato per essere adibito a laboratorio. La struttura verrà messa a disposizione, in via prioritaria, all’istituto comprensivo di Gavardo (cui fanno riferimento anche i plessi scolastici di Vallio e Muscoline), ma potranno usufruirne (in modo sempre gratuito) anche altre realtà scolastiche come l’istituto comprensivo di Prevalle, che copre anche Villanuova, e le associazioni educative del territorio che ne faranno richiesta. «Il laboratorio è un’ulteriore sollecitazione per tutti, e non solo per i bambini - spiega il sindaco Floriano Massardi - La presenza di un laboratorio didattico, sfruttando sentieri attrezzati e antichi percorsi per raggiungere rovine e fonti, sarà un modo per unire l’interesse naturalistico con quello storico, e riscoprire allo stesso tempo il piacere dell’escursionismo».

I lavori, al via già in questi giorni, coinvolgeranno anche la strada che porta all’altopiano: è in programma il rifacimento completo del manto, con nuova copertura in asfalto. Per questo motivo, e per circa due mesi (fino al termine dei lavori), la strada per il monte Ere rimarrà chiusa dalle 8 alle 18. «Ci scusiamo fin da ora per i disagi temporanei causati dai lavori in corso - aggiunge Massardi - ma siamo certi che i cittadini apprezzeranno la bontà dell’opera». Cronoprogramma: maltempo permettendo, dovrebbe essere tutto pronto entro febbraio. Se ci saranno invece degli intoppi, il rinvio è di poco conto: la prossima primavera.A.GAT.

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