«Un territorio occupato dalla caccia più ottusa»

«È ancora una volta il vero volto della caccia a emergere dalla grottesca vicenda di Serle. O almeno un volto che riesce a condizionare l’intero mondo venatorio, anche la componente meno estrema che sembra incapace di dissociarsi dal fanatismo e dall’ottusità». La Lega per l’abolizione della caccia di Brescia inizia così il proprio commento dello stop, o meglio al rinvio (a detta del sindaco) dell’inaugurazione di un tracciato ciclabile disegnato sull’Altopiano per effetto delle pressioni venatorie: «Per quanto possa sembrare incredibile - aggiunge la lac - una minoranza ridicola, e non solo dal punto di vista numerico, è riuscita a catalizzare quasi tutto l’associazionismo locale e a fermare l’inaugurazione di un percorso per mountain bike. Avrebbe portato nuovi turisti e nuove risorse economiche. Solo che pochi sparatutto preoccupati non per la sicurezza dei ciclisti, ma spinti solo dalla volontà di sparare a tutto senza disturbi, hanno deciso che Cariadeghe è una proprietà privata; dei privati con la doppietta. E magari anche con le reti e con le trappole, dato che qui le denunce di bracconieri con la licenza di caccia non mancano di certo». «Così come non mancano gli abusi edilizi - rilancia l’associazione -: più volte negli anni sono stati denunciati decine di capanni di caccia collocati in un’area di grande rilevanza geologica e botanica, costruiti in assenza di un titolo abilitativo e senza l’autorizzazione riguardante il vincolo paesaggistico o la valutazione d’incidenza, trattandosi di un Sic. Denunce che non hanno avuto alcun riscontro». «È LA STORIA triste di un Nord che sottovaluta la destabilizzante forza sociale di una minoranza di persone capace di mobilitare persino la banda e le associazioni d’arma nel dire no al turismo, allo sport vero e al tempo libero delle famiglie nel nome di un interesse venatorio in via di estinzione. La Lac si schiera con tutti i cittadini di Serle che pensano che investire in ambiente e in turismo a basso impatto, come da queste parti sta avvenendo da anni, sia molto più serio che tutelare gli interessi di quattro capannisti». •

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