Vallio presto avrà un gemello digitale

di Alessandro Gatta
L’automobile «armata» di laser-scanner utilizzata per i rilievi che serviranno per la mappatura digitale
L’automobile «armata» di laser-scanner utilizzata per i rilievi che serviranno per la mappatura digitale
L’automobile «armata» di laser-scanner utilizzata per i rilievi che serviranno per la mappatura digitale
L’automobile «armata» di laser-scanner utilizzata per i rilievi che serviranno per la mappatura digitale

Il futuro della geolocalizzazione spaziale è già qui, a Vallio Terme: da ieri mattina e per una decina di giorni una Citroen allestita dalla Geolander (e attrezzata con laser-scanner e videocamere stereoscopiche con immagini a 360 gradi) attraverserà in lungo e in largo tutto il territorio comunale.

QUALCUNO l’ha già vista, ma niente paura: intanto «spaziale» è inteso come spazio terreno, e non spazio cosmico, e non è previsto l’arrivo di nessun Grande Fratello in salsa valsabbina, e di nessun esperimento segreto in stile Nasa. Si tratta di uno strumento che al termine dei lavori sarà in grado di ricostruire in 3D (con una fedeltà vicino all’assoluto) tutte le vie del paese, le abitazioni in corrispondenza dei numeri civici, le strade e i manufatti, i paesaggi. Come Google, più di Google: la precisione dei dati, fanno sapere dal municipio, ha un margine di errore nell’ordine di pochi centimetri. «I laser-scanner - spiegano il sindaco Floriano Massardi e l’assessore all’innovazione tecnologica Franco Scotuzzi - sono capaci di geolocalizzare ogni manufatto con una tolleranza al di sotto dei dieci centimetri, mentre le telecamere riproducono tutto quanto visivamente». Ma a cosa serve la geolocalizzazione spaziale di Vallio Terme?

«I dati inizialmente serviranno per affinare la raccolta porta a porta dei rifiuti - che in Valsabbia partirà diffusamente dal 2018 -, per realizzare una banca dati dei numeri civici e poi per gestire al meglio la cosiddetta Smart City. Grazie a questi dati nel prossimo quinquennio sarà possibile compiere un grande passo per consentire la guida assistita dei veicoli: già la tecnologia lo permette, ma servono riferimenti precisi per evitare di andare a sbattere contro qualcosa».

IL PROGETTO pilota è partito da Vallio, ma proseguirà poi a Gavardo e Villanuova, i primi in Italia tra i Comuni montani a implementare questa tipologia di rilevazioni topografiche. L’investimento totale è di 30 mila euro circa, spesa sostenuta interamente dalla Comunità Montana e dal suo braccio operativo Secoval. Come Google, meglio di Google: «Non solo per la precisione dei dati - continuano Massardi e Scotuzzi - ma anche per il fatto che saranno validati dall’ente pubblico in prima persona. Potranno poi essere aggiornati dai cittadini, oppure migliorati periodicamente e velocemente con un sistema che funziona come la sincronizzazione dei dispositivi».

In questi giorni è stata anche distribuita un’informativa alla cittadinanza, in cui viene specificato di come le immagini rilevate «saranno trattate nel pieno rispetto del codice della privacy e conservate in luogo presidiato».

Tutto affidato a Geolander, azienda specialista nel settore che ha già percorso 95mila chilometri di strade, rilevato 100mila numeri civici e acquisito 115mila punti luce. Il futuro della geolocalizzazione è già qui, e Vallio Terme sarà il primo paese tridimensionale della Valsabbia e tra i primi in Italia ad avere un alter ego digitale e virtuale preciso al millimetro.

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