Veleni nel Nozza, arriva la denuncia

Malpaga di Casto: la schiuma provocata dallo scarico illegale
Malpaga di Casto: la schiuma provocata dallo scarico illegale
Malpaga di Casto: la schiuma provocata dallo scarico illegale
Malpaga di Casto: la schiuma provocata dallo scarico illegale

Si è chiusa nei giorni scorsi con una denuncia per inquinamento un’indagine avviata nel maggio scorso sul territorio di Casto da parte della stazione del corpo forestale dello Stato di Vestone.

Tutto era partito dalla segnalazione di schiuma nel Fossato d’Auro che sfocia nel Nozza, in località Malpaga: gli agenti avevano raggiunto la zona e individuato lo scarico da cui la sostanza biancastra fuoriusciva.

EFFETTUATI i campionamenti, uno direttamente dallo scarico e l’altro a valle, l’Arpa è stata incaricata delle analisi, mentre le indagini sono proseguite innanzitutto con la verifica con a2a, il gestore della rete idrica e fognaria, e con il settore Ambiente della Provincia, competente per le autorizzazioni agli scarichi nei corpi idrici superficiali, dell’assenza di qualsiasi autorizzazione per smaltimenti industriali, e della presenza di un allacciamento al tubo incriminato di una parte del sistema fognario di Briale e Famea.

L’Arpa ha poi verificato nei campioni d’acqua una concentrazione di solfati e alluminio molto al di sopra dei limiti di legge, e la forestale ha avviato con l’agenzia una serie di sopralluoghi nelle aziende locali che producono questi materiali. Finalmene in un sito di Briale è stato scoperto un contenitore di accumulo delle scorie di lavorazione dell’alluminio anodizzato piazzato sopra un pozzetto di raccolta delle acque meteoriche che scarica proprio nel Fossato d’Auro. Nel pozzetto è stata rilevata una forte presenza di rifiuti liquidi e scarti con sedimenti biancastri, e il gioco è stato fatto.

Il pozzetto è stato sigillato, all’azienda è stata imposta la pulizia con lo smaltimento a norma di legge e sono avvenuti nuovi campionamenti. Verificata la compatibilità con le analisi dell’acqua è stato denunciato per smaltimento illecito di rifiuti un 41enne che in quel sito produttivo si occupa della tutela ambientale.

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