Verso le elezioni, è Sorsoli il primo candidato

Manifesti e volantini sono stati avvistati in paese solo da un paio di giorni, ma si dice che il progetto abbia visto le prime luci ormai da un anno: certo adesso è ufficiale, a Serle è uscito allo scoperto il primo (e al momento unico) candidato sindaco. Si chiama Giovita Sorsoli, 53 anni ancora da compiere, sposato e padre di tre figli: sarà lui a maggio a correre per la civica (senza simboli di partito) «SiAmo Serle», composta da «un gruppo di cittadini spinti dalla voglia di valorizzare il nostro territorio e soprattutto di dare ai serlesi un’amministrazione trasparente e in linea con le loro esigenze». Per undici anni nell’esercito, in congedo con il grado di capitano degli alpini, Sorsoli è anche figlio d’arte: il padre Pietro, scomparso due anni fa, è stato vicesindaco e assessore, lo zio Paolo è stato sindaco dal 1991 al 1995. «Ma non lo faccio per tradizione - spiega - ma per amore e sentimento verso il mio paese. È un anno che siamo al lavoro, abbiamo tante idee buone in testa e tante persone, anche di ideologie diverse, che vogliono mettersi al servizio del paese. Non faremo mai promesse irrealizzabili, ma cercheremo di mantenere e consolidare quello che già esiste, e migliorare quello che non funziona». Tra i temi del futuro programma sicuramente l’Altopiano di Cariadeghe: «Sappiamo che la Regione vorrebbe accorpare la gestione, noi crediamo che sia giusto mantenere l’autonomia del nostro monumento naturale». È IL PRIMO a scendere in campo, sarà l’unico? Domanda lecita, visto che cinque anni fa l’unica lista fu quella di «Progressisti per Serle», con candidato Paolo Bonvicini. Ma il sindaco uscente ha già espresso pubblicamente la volontà di non ricandidarsi. «Mi auguro che ci siamo almeno due liste, o di più», conclude Sorsoli. •