Viabilità, Ponte Caffaro frena
Il salto sul fiume si rivela fragile

di Mila Rovatti
La nuova opera in costruzione sul fiume  a Ponte Caffaro
La nuova opera in costruzione sul fiume a Ponte Caffaro
La nuova opera in costruzione sul fiume  a Ponte Caffaro
La nuova opera in costruzione sul fiume a Ponte Caffaro

Prima le esigenze storiche; adesso i problemi statici: continuano a manifestarsi ostacoli sul percorso di ristrutturazione della viabilità dell’alta Valsabbia. Succede a Ponte Caffaro, dove nonostante i lavori siano partiti da tempo e procedano spediti il «raccordo simmetrico anulare» che dovrebbe snellire il traffico fra Bresciano e Trentino ha vita difficile.

Al centro dell’attenzione c’è il vecchio ponte, che dovrebbe continuare a sostenere i veicoli in arrivo da Nord e che su indicazione della Sovrintendenza non è stato abbattuto perché di rilevante valore storico. Solo che le verifiche sul campo hanno scoperto che si trova in pessime condizioni. Cosa potrebbe succedere? Secondo il vicesindaco di Bagolino Giorgio Pezzarossi «per quanto riguarda i fondi non dovrebbero esserci problemi: potremmo utilizzare i soldi del ribasso d’asta per rifare il vecchio ponte. Il problema è piuttosto come intervenire».

Ma come si è arrivati a questo punto? Il primo progetto, che prevedeva di eliminare l’antico manufatto che dà il nome alla frazione bagossa e di sostituirlo con una grande rotonda sul torrente, è stato bocciato dalla conferenza di servizi: il viadotto ha un valore storico e va salvaguardato.

COSÌ si è resa necessaria la stesura di un secondo progetto, capace di conciliare la viabilità col rispetto del patrimonio. Si è quindi arrivati alla progettazione di un raccordo anulare asimmetrico, con l’introduzione di un secondo ponte 20 metri più a valle.

E adesso? «Le soluzioni potrebbero essere due - continua il vicesindaco -: smontare la struttura e rimontarla allargandola di un paio di metri, oppure ricostruirla completamente ex novo riposizionando solo le spalle di ferro, che poi sono quelle che hanno una rilevanza estetica».

In questi giorni gli amministratori locali incontreranno i rappresentanti della Provincia di Trento per arrivare a una proposta progettuale che poi sarà valutata dagli enti preposti. Intanto, sullo sfondo c’è una polemica sollevata attraverso i social network che fa notare quando sia stretta via San Valentino, un breve tratto di strada da imboccare per chi va verso Trento. Questo accesso al viadotto potrebbe intralciare lo scorrimento del traffico, soprattutto di quello pesante, quando sarà il momento di intervenire sul vecchio ponte e l’arteria dovrà essere utilizzata in entrambi i sensi di marcia.

«Su quel tratto si via San Valentino - interviene ancora il vicesindaco - sono in programma una serie di interventi per i sottoservizi, ed esiste la possibilità di allargarlo di un paio di metri».

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