Agricoltura sociale
Collebeato ha un’idea

Richiedenti asilo tra i cachi raccolti negli orti sociali di Collebeato

Ha un valore insieme etico e storico il bando per i progetti di «agricoltura sociale» lanciato da Confagricoltura; un grande concorso nazionale che vede Collebeato come unico Comune bresciano in gara con un obiettivo speciale: valorizzare le tante piante di cachi presenti sul territorio che nessuno sfrutta più.

IL PROGETTO, presentato dall’azienda agricola Prestini di Azzano Mella e dalla cooperativa sociale Scalabrini-Bonomelli di Brescia, è stato intitolato «Kakobeato, il kako di Collebeato», e può essere votato facendogli guadagnare posizioni in graduatoria registrandosi sul sito www.coltiviamoagricolturasociale.it. Lo scopo? Recuperare appunto colture abbandonate per farle rifiorire, trasformando i vecchi filari in una risorsa economica attualmente inespressa offrendo anche una occasione di integrazione a richiedenti asilo e persone disagiate.

«Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’azienda agricola Prestini, che ci mette le competenze agrotecniche, e la nostra coop, che invece mette a disposizione il capitale umano - spiega il referente Davide Bonera -. A Collebeato abbiamo già attivo un orto sociale dove impieghiamo persone senza fissa dimora e migranti per attività socialmente utili». Ora si punta a recuperare una coltura che un tempo completava l’economia di sussistenza delle famiglie collebeatesi, curando o sostituendo le piante malate per dar vita al marchio «Kakobeato» e a un’azienda che coinvolgerà le persone ai margini dalla società.

Confagricoltura e la onlus «L’Età della Saggezza» arricchiscono la dotazione finanziaria del concorso «Coltiviamo agricoltura sociale», alla seconda edizione e lanciato ancora una volta in collaborazione con Rete delle fattorie sociali e Intesa Sanpaolo. I premi ai migliori progetti da uno sono passati a tre, ognuno da 40 mila euro. Soldi che appunto serviranno a incentivare l’agricoltura sociale favorendo lo sviluppo di attività imprenditoriali in grado di unire sostenibilità e innovazione. Grazie alla votazione on line, a Collebeato puntano a rientrare nei primi 30 posti per poter accedere alla valutazione tecnica. M.BEN.

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