Altruismo e rispetto si imparano col rugby

di Marco Benasseni
Cristina Pezzi e l’ex capitano del Calvisano Paul GriffenIl rugby diventa uno strumento educativo a Nave e Bovezzo
Cristina Pezzi e l’ex capitano del Calvisano Paul GriffenIl rugby diventa uno strumento educativo a Nave e Bovezzo
Cristina Pezzi e l’ex capitano del Calvisano Paul GriffenIl rugby diventa uno strumento educativo a Nave e Bovezzo
Cristina Pezzi e l’ex capitano del Calvisano Paul GriffenIl rugby diventa uno strumento educativo a Nave e Bovezzo

Non è una campagna contro il calcio, ma non è difficile essere d’accordo con chi preferisce il rugby, una disciplina lontana da riflettori e fiumi di denaro, se l’obiettivo è quello di promuovere valori come rispetto, coraggio, altruismo, umiltà, uniti alla capacità di avanzare sempre nel gioco come nella vita nonostante le difficoltà. L’obiettivo è quello dichiarato del progetto «Insieme verso la meta», che porterà appunto la palla ovale nella scuola elementare di Nave come strumento educativo per lo sviluppo e la formazione globale dei bambini. L’iniziativa, presentata da Cristina Pezzi, pedagogista dello sport, nasce dalla convinzione che l’attività sportiva, adeguatamente pensata e strutturata in direzione formativa, possa essere uno strumento straordinario a disposizione di scuola, famiglie e del territorio per promuovere il raggiungimento di obiettivi educativi e valori fondamentali per la crescita e la formazione globale di quelli che domani saranno uomini e donne. «Lo sport può essere una valida risposta alla crisi educativa che emerge nella nostra società - precisa Pezzi -, e il progetto poggia sull’idea che solo insieme e attraverso un lavoro in cooperazione si possono raggiungere mete importanti. L’idea di fondo - aggiunge - è proprio quella di far lavorare scuola, famiglie e territorio proprio come una squadra di rugby, che mette in campo tutte le risorse e i valori per raggiungere lo stesso risultato: i nostri bambini. Non è un’impresa facile, serve tempo, pazienza per gestire relazioni con i giusti tempi e modi. E ci aiutano nell’iniziativa partner importanti quali Italmark, Sportland, Banca Bcc, Try sport, la Federazione e il Comitato regionale lombardo». NEL CONCRETO, la palla ovale sarà proposta ai bambini della scuola primaria di Nave sotto forma di gioco e di esercizi adattati e specificatamente pensati per coinvolgerli: «Sono certa - conclude la pedagogista - che questo progetto aiuterà gli studenti a crescere e ad apprendere valori importanti quali l’altruismo, il rispetto, il coraggio e lo spirito di squadra, che costituiscono il dna del rugby, uniti a passione, divertimento e miglioramento di se stessi insieme agli altri». Finalità importante dell’iniziativa è anche la promozione di uno stile di vita sano attraverso l’educazione alimentare e il movimento. Non mancheranno incontri con campioni del rugby, proposti come modelli educativi, e partite pensate appositamente per i bimbi. Al progetto sportivo partecipano anche Michael Gosling, Vincenzo Cavalieri e Federico Zampedri, educatori sportivi qualificati e esperti di rugby, i nutrizionisti Elisa e Andrea Benedetto, Claudio Zanchigiani, rappresentante Fir del Comitato regionale lombardo, e l’Asd Tre Valli rugby. Il progetto è stato accolto bene dalla dirigenza scolastica della «Don Milani», da docenti e genitori, ma anche dai sindaci di Nave e Caino, Antonio Bazzani e Cesare Sambrici. •

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