Asili, i genitori alzano la voce:
«Scuola pubblica trascurata»

di Laura Piardi
La scuola dell’infanzia comunale intitolata a Silvio Bassoli
La scuola dell’infanzia comunale intitolata a Silvio Bassoli
La scuola dell’infanzia comunale intitolata a Silvio Bassoli
La scuola dell’infanzia comunale intitolata a Silvio Bassoli

Non è una protesta (anche se poco ci manca). Diciamo che i genitori che frequentano gli asili di Gardone, e in particolare la scuola dell’infanzia Bassoli, si sono sentiti trascurati e hanno deciso di alzare la voce. Alla base del malcontento le numerose convenzioni stipulate nei mesi scorsi dall’Amministrazione. Su tutte, quella con le Ancelle della Carità per l’asilo San Giuseppe: 60mila euro all’anno per cinque anni; soldi che hanno consentito di non ritoccare le rette all’insù.

«DISPIACE constatare che il Comune non faccia fatica a trovare i soldi per sostenere la scuola privata, che offre certamente un servizio importante, anche se non accessibile a tutti, e fatichi a finanziare quella pubblica: di qualità, importante laboratorio pedagogico sul piano didattico, con un’organizzazione attenta e flessibile estesa a tutti i bambini, siano essi con disabilità o svantaggio socio-culturale - spiegano - Ogni volta che abbiamo chiesto qualcosa ci è stato risposto che mancavano i soldi. Gli amministratori, sia passati che presenti, sono stati chiamati in causa in più di un’occasione, ma il risultato è sempre stato un nulla di fatto». Tra le richieste presentate negli ultimi anni l’installazione di dissuasori di velocità, l’insonorizzazione dell’edificio e la copertura con una tettoia della sabbionaia.

«Per i piccoli lavori - proseguono - ci impegniamo in prima persona anche attraverso i soldi raccolti con la festa della scuola: i giochi del giardino nuovi e restaurati o lo sfalcio dell’erba. Chiediamo piccole attenzioni che anno per anno dovrebbero essere messe a bilancio. L’amministrazione deve fare la sua parte». Altra criticità è stata segnalata alla scuola media, dove il mancato abbattimento delle barriere architettoniche obbliga chi ha difficoltà motorie a lunghi percorsi alternativi per aggirare gli ostacoli.

AI RILIEVI risponde l’assessore all’Istruzione Emilia Giacomelli. «In questi anni è stato fatto un grosso lavoro di coordinamento tra scuola, assessorato e Amministrazione e non sono mancati interventi importanti. La scuola pubblica viene sostenuta con il massimo impegno. Mentre la privata San Giuseppe è un servizio del quale il Comune non può fare a meno. Per quanto riguarda le barriere architettoniche alle medie - prosegue Giacomelli - il problema non c’è. Si entra dalla Rodari, che confina con la Canossi, e attraverso il servo scala si sale ai piani superiori. Non ho mai ricevuto lamentele su questa questione. Mentre i dissuasori di velocità riguardano un problema di sicurezza stradale che è stato segnalato ed è all’attenzione dell’Amministrazione. Valuteremo gli interventi da fare in tutte le scuole, fissando le priorità. La mia porta è sempre aperta, sono pronta a raccogliere suggerimenti».

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