Asvt riparte: «Il depuratore la priorità»

di Edmondo Bertussi
Alvise Gnutti e Pier Costante Fioletti
Alvise Gnutti e Pier Costante Fioletti
Alvise Gnutti e Pier Costante Fioletti
Alvise Gnutti e Pier Costante Fioletti

Atmosfera distesa ma idee chiare. A Gardone è iniziato il triennio che vedrà il presidente Alvise Gnutti, indicato da Comuni e Comunità Montana, e l’amministratore delegato Pier Costante Fioletti, indicato da A2A, al timone di Asvt. Si conoscono bene e conoscono a fondo la storia della società costituita nel 1998 da Comuni e Comunità Montana con partner Asm. Il presidente Gnutti è nel collegio sindacale dal 2007 e ne è stato alla guida per 6 anni. Fioletti è al secondo mandato come amministratore delegato.

Hanno lavorato quindi spalla a spalla dal 2014 al 2016 con il presidente Luigi Bonomi. Un triennio molto importante per il futuro. Da un lato per i risultati operativi sempre positivi, con il consolidamento delle attività sviluppate in vent’anni: Asvt serve un bacino di 113.000 residenti nei settori distribuzione gas, igiene ambientale e ciclo idrico integrato e ha chiuso l’ultimo bilancio con 13 milioni di fatturato e un utile di 1,154.

Dall’altro per la storica svolta che ha visto i Comuni scendere dal 51% al 25,2 del pacchetto azionario e A2A salire dal 49% al 74,8. Un riassetto propedeutico alla realizzazione del depuratore di valle.

IL DISCORSO di Gnutti e Fioletti non a caso parte dal depuratore. «Il depuratore - ricorda Gnutti - è ora un’assoluta necessità: incombe infatti su sette comuni e quindi sui cittadini una procedura europea di infrazione per mancata depurazione che prevede sanzioni che nella peggiore delle ipotesi potrebbero superare il costo di realizzazione del depuratore stesso, che rimarrebbe comunque da realizzare». La sinergia tra enti e tecnici ha consentito di ridurre il suo costo a 27 milioni di euro rendendolo sostenibile. La disponibilità sul mercato di tecnologie innovative e il monitoraggio dei reflui in ingresso hanno consentito una rivisitazione delle diverse soluzioni sia dal lato trattamento, mantenendone sicurezza ed efficienza, sia dal lato impatto ambientale.

Lo stato dell’arte è riassunto da Fioletti: «Esiste già una rete di collettamento realizzata negli anni scorsi con capofila la Comunità Montana da Concesio a Marcheno, con innesto per Lumezzane, costata oltre 40 milioni. C’è il progetto definitivo con relativa Via. È il momento della validazione di un ente certificatore. L’appalto dei lavori è previsto entro il 2017 con la fine dei lavori entro il 2019. Conclude Gnutti: «Dobbiamo andare di corsa, siamo decisi e obbligati a farlo».

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