Autostrada da
incubo, il contratto
non è firmato

di Cinzia Reboni
Giancarlo GiorgettiStefano BorghesiL’autostrada della Valtrompia è ancora invischiata nelle trattative per la firma del contratto
Giancarlo GiorgettiStefano BorghesiL’autostrada della Valtrompia è ancora invischiata nelle trattative per la firma del contratto
Giancarlo GiorgettiStefano BorghesiL’autostrada della Valtrompia è ancora invischiata nelle trattative per la firma del contratto
Giancarlo GiorgettiStefano BorghesiL’autostrada della Valtrompia è ancora invischiata nelle trattative per la firma del contratto

Il tunnel si restringe, lo svincolo si «affloscia». E il contratto non c’è ancora. Dopo vent’anni, l’odissea dell’autostrada della Valtrompia non è ancora finita. Eppure l’Anas ci crede: il raccordo Concesio-Sarezzo si farà. Ma sarà qualcosa di diverso da quanto si aspettava il territorio all’inizio della gestazione dell’opera.

LA BRETELLA sarà ridimensionata per restare nel budget finanziario fissato con il costruttore Salc-Salini. Tra Anas e impresa c’è al momento solo un’intesa, siglata dopo mesi di trattative e di ricorsi alla vigilia dell’udienza del Consiglio di Stato, che il 7 giugno avrebbe dovuto quantificare il risarcimento da riconoscere al costruttore per il ritardo nella sottoscrizione del contratto. I 6,7 chilometri di tracciato costeranno 155 milioni di euro: questa la cifra pattuita dalle parti, con tanto di rinuncia di Salc a qualsiasi contenzioso in sospeso. Altrimenti il costruttore non avrebbe mai accettato di realizzare la bretella, a maggior ragione dopo aver ottenuto una prima stima di «compensazione» pari a 58 milioni di euro stabilita nel 2017, e successivamente scesa a 8,7 milioni fissati nel gennaio scorso dal Tar dopo il ricorso di Anas. Valutazione che però il Gruppo Salini non ha ovviamente accettato. Il «contratto» per la realizzazione della bretella, come detto, non è ancora stato firmato. «Siamo in fase di elaborazione del progetto esecutivo. Ci sono ancora alcune problematiche aperte, sulle quali è indispensabile fare degli approfondimenti, ma che riteniamo di poter superare - ha spiegato ieri l’amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani, nel corso dell’audizione in Senato chiesta al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giancarlo Giorgetti, da una delegazione di parlamentari bresciani e dall’Associazione Industriale Bresciana rappresentata da Tiberio Assisi, componente del consiglio di presidenza dell’associazione, da Luciano Cropelli, coordinatore della zona Aib Valtrompia Lumezzane, e dal direttore generale Marco Nicolai. Tutti preoccupati per un cantiere più volte dato per imminente e invece ancora impelagato in dispute contrattuali.

UN INCONTRO che è servito a fare chiarezza sullo stato dell’iter. «Anas è convinta che il contratto con Salc potrà essere firmato già la prossima settimana - conferma Stefano Borghesi, senatore della Lega Nord che ha svolto un prezioso lavoro di raccordo sul territorio -. Tanto che ha rinnovato l’appuntamento con parlamentari ed imprenditori al 31 luglio per un aggiornamento, forse definitivo». Se entro fine mese l’accordo sarà siglato, «i cantieri, parola di Armani, potranno aprire già a settembre», annuncia Borghesi. L’incontro a Roma ha messo a fuoco anche le «modifiche» al progetto, peraltro già anticipate da Bresciaoggi. Il tratto in galleria avrà una sola corsia per senso di marcia anziché le due inizialmente previste, con una banchina di emergenza. «Sarà un tunnel tipo quelli della Sp 510 per la Valcamonica, con le migliorie del caso, visto che negli ultimi anni qualcosa nella normativa sulla sicurezza è cambiato», spiega Borghesi. «Tagli» anche al raccordo del Crocevia: «prima più elaborato, ora diventerà un semplice svincolo». Due ritocchi che contribuiranno ad abbassare i costi.

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