Nuovo cambio della guardia al vertice della casa di riposo San Giovanni di Bovegno, il terzo in dieci anni.
Anche nei piccoli paesi decidono ormai i tempi della politica: non contano o non esistono più le figure carismatiche di un tempo alla Libero Giacomelli, che fu presidente dal ’74 per dieci anni e consigliere fino al 2012, o alla Carlo della Torre, amato dottore del paese.
La casa di riposo ha storia secolare, tanto che il San Giovanni fu fondato grazie al lascito di Giovanni Brentana addirittura nel 1606. Nel tempo poi le radici si sono fatte profonde, grazie anche agli investimenti milionari nella struttura e al miglioramento costante dei suoi servizi. A comunicare l’avvicendamento al vertice il presidente uscente Gianbattista Facchini, con una lettera nella quale ringrazia anche Bresciaoggi per la «collaborazione offerta».
LA MISSIVA è datata 27 luglio, 24 ore dopo la decisione presa dal sindaco Manolo Rossini, al quale spettano secondo statuto, in piena indipendenza, nei modi e nelle forme da lui ritenute opportune, la nomina del cda alla scadenza del mandato quinquennale (di solito un anno dopo le elezioni). La lettera è uno stacco deciso: «Con l’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione verrà meno ogni tipo di correlazione tra i consiglieri uscenti e la Fondazione». Il consiglio uscente era guidato dal presidente Gianbattista Facchini e composto dal suo vice Giovan Cristoforo Bassi e dai consiglieri Luciano Facchini, Barbara Maffina, Maria Serenella Gatta, Riccardo Gatta e Monica Tecla Raza.
Quello entrante sarà composto da Ester Marina Facchini, Gianpietro Gatta, Claudio Maggioni, Giorgio Martino Poli, Angelo Porteri, Costantino Rossetti e Monica Tecla Raza, unica riconfermata e dieci anni fa presidente del cda. Il sindaco Manolo Rossini contattato per un commento non ha risposto.E.BER.