Cimitero vecchio, aperte le consultazioni

di Fabio Zizzo
Il vecchio cimitero di San Sebastiano:  l’area è abbandonata da più di mezzo secolo mentre la struttura risale addirittura agli anni VentiI  1500 metri quadri potrebbero diventare un orto botanicoL’ingresso:  anche l’idea di farne uno spazio per cinema e spettacoli
Il vecchio cimitero di San Sebastiano: l’area è abbandonata da più di mezzo secolo mentre la struttura risale addirittura agli anni VentiI 1500 metri quadri potrebbero diventare un orto botanicoL’ingresso: anche l’idea di farne uno spazio per cinema e spettacoli
Il vecchio cimitero di San Sebastiano:  l’area è abbandonata da più di mezzo secolo mentre la struttura risale addirittura agli anni VentiI  1500 metri quadri potrebbero diventare un orto botanicoL’ingresso:  anche l’idea di farne uno spazio per cinema e spettacoli
Il vecchio cimitero di San Sebastiano: l’area è abbandonata da più di mezzo secolo mentre la struttura risale addirittura agli anni VentiI 1500 metri quadri potrebbero diventare un orto botanicoL’ingresso: anche l’idea di farne uno spazio per cinema e spettacoli

Urbanistica partecipata. Per un progetto di recupero decisamente «social». È la prima volta che a Lumezzane a decidere il destino di un’area non sarà solo il Comune, ma anche i residenti. Si tratta del cimitero vecchio di San Sebastiano, progettato nel 1924 e non più usato dal 1955 quando avvenne l’ultima tumulazione. Poi abbandonato per oltre sessant’anni fino alla bonifica avvenuta nel 2016. Un’area da 1.500 metri quadrati circondata dallo scheletro in muratura, e all’interno della quale sono rimaste solo erbacce e degrado. Che farne ora? Quale futuro? Per rispondere a queste domande, l’amministrazione comunale ha deciso di sperimentare un progetto di partecipazione attiva che coinvolge Marco Nelli, David Grohmann ed Elena Mennoni del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’università degli Studi di Perugia. L’idea è stata presentata nei giorni scorsi e poggia sul lancio di un portale online (verdeurbano.comune.lumezzane.bs.it) sul quale sono disponibili tutte le informazioni sull’area (planimetrie, regolamenti, fotografie) e attraverso il quale lanciare proposte o commentare quelle presentate da altri cittadini. Il portale è accessibile a chiunque e in modo anonimo, registrandosi gratuitamente con il codice fiscale e una password. Per chi non è avvezzo al computer, ogni sabato mattina dalle 10 alle 12 sarà attivo uno sportello alla biblioteca Felice Saleri. Il cronoprogramma prevede fino a giugno il lancio delle idee, che saranno poi analizzate dai tecnici nei successivi due mesi. Infine, tra settembre e ottobre, la scelta tra i progetti fattibili e che saranno votati dai lumezzanesi. «ANDREMO a intervenire su un’area che sta a cuore a tutti i lumezzanesi - spiega l’assessore a Cultura, Istruzione e Sport Rossana Bossini - con un progetto pilota che punta a una partecipazione condivisa. Per ora non sono stanziate risorse, arriveranno si pensa per il 2020». Di certo l’intervento finale, tenuto conto anche dei vincoli e delle regole imposte dal Pgt, si baserà sulle reali necessità e sulle esigenze del territorio, con un occhio di riguardo alla fruibilità. Insomma, se spazio pubblico sarà, si punta a fare in modo che sia frequentato e non diventi una cattedrale nel deserto come il vicino giardino di piazza Giovanni Paolo II, all’ex Teorema. Gli incontri con gli esperti saranno frequenti a partire da giugno e qualche valgobbino ha già avanzato delle idee: c’è chi propone un giardino botanico con diversi tipi di flora, oppure uno spazio di aggregazione per gli anziani o ancora un’area multifunzionale adatta per spettacoli e il cinema all’aperto. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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