Devozione e antiche usanze Graticelle offre suggestioni

L’asta di Sant’Antonio
L’asta di Sant’Antonio
L’asta di Sant’Antonio
L’asta di Sant’Antonio

Domani saranno tante le località grandi e piccole a festeggiare Sant’Antonio Abate, ma nel grumo di case della medievale Graticelle di Bovegno l’evento avrà un significato particolare, e non solo per la devozione al patrono e protettore di agricoltori e animali domestici, detto «del porsèl» per via del maiale che viene raffigurato ai suoi piedi per distinguerlo da quello di Padova («del bambinél»). In alta Valtrompia si custodisce una ritualità antica legata al santo: nelle cascine si trova ancora la sua immagine protettrice sulla porta delle stalle, e a Graticelle si inizierà alle 8 con la benedizione del fuoco all’inizio dell’abitato; poi la processione con la statua di Sant’Antonio dalla cappellina verso la chiesa parrocchiale. Alle 9,30 la benedizione, attorno alla fontana del centro, di mezzi agricoli e piccoli animali, e alle 10,30 la messa in onore del patrono. Subito dopo, lì vicino, terrà banco la storica asta (battuta come da tradizione codificata dal parroco) dei beni della terra offerti a favore della comunità dagli abitanti e raccolti nei giorni scorsi da un affiatato gruppo di donne del paese, che da oltre vent’anni passano per case e cascine nella questua che ricorda quella medievale dei monaci. La gente è sempre generosa e quest’anno lo è stata in modo particolare. L’asta sarà occasione di un atto di beneficenza premiato da ottimi prodotti nostrani a chilometri zero: dai formaggi stagionati alle torte casalinghe. • E.BERT.

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