Don Maurizio saluta e trasloca in città

di E.BER.
I piccoli della Polisportiva e la maglia regalata a don Maurizio
I piccoli della Polisportiva e la maglia regalata a don Maurizio
I piccoli della Polisportiva e la maglia regalata a don Maurizio
I piccoli della Polisportiva e la maglia regalata a don Maurizio

Don Maurizio Rinaldi sabato e domenica ha salutato le sue parrocchie di San Giacomo e dei santi Pietro e Paolo di Marcheno. Un abbraccio affettuoso e commosso a una terra che ha sempre sentito molto vicina. Vocazione adulta, a lungo fabbro nell’officina del padre Pietro a Cossirano, sa cosa vuol dire la fatica del lavoro; è un sacerdote del fare vicino soprattutto ai più deboli e che crede nella continua preparazione: a 53 anni si è iscritto all’università. IL VESCOVO di Brescia Pierantonio Tremolada l’ha nominato «referente per la pastorale della società, in specifico direttore della Caritas diocesana e presidente dell’Opera San Martino». Era stracolma al momento dei saluti la chiesa di Marcheno, che lui ha curato fino alla fine in continui restauri e abbellimenti assieme all’oratorio. Durante la messa solenne, che ha celebrato con don Omar Borghetti e don Cesare Mozzoni, nell’omelia ha chiesto perdono per le sue mancanze, ricordando che quando era arrivato nel novembre 2008 la lettura della messa del suo ingresso era un passo biblico del profeta Ezechiele, esemplare per la chiesa parrocchiale che sta sul Mella: «Sotto la soglia del tempio scendeva l’acqua». Brevissimo ha commentato e ribadito: «In questi dieci anni sono sicuro che l’acqua del tempio è sgorgata; non da me, non da noi, ma senza me e senza voi insieme non poteva sgorgare. Dio è fedele alla sua promessa. Vi ringrazio del tentativo corale di essere a lui fedeli: insieme è stato più bello, indimenticabile perché insieme». Poi i suoi giovani, coordinati dal futuro diacono Doriano Del Bono, l’hanno fatto sedere sullo scranno e tutti i gruppi dal consiglio pastorale, che per la parrocchia gli ha donato una splendida icona simboleggiante la Trinità, gli Amici del Presepio e i ragazzi della Polisportiva l’hanno salutato. Infine i saluti del sindaco Diego Bertussi, che ha ricordato la solida collaborazione nel campo educativo consegnando, a nome del Comune, un quadro riproducente la Natività. •

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