Eccellenze, si apre il cantiere per la boutique del Nostrano

di Esmondo Bertussi
Il futuro punto vendita di Bovegno come si presenta oggi Una forma di pregiato e ricercato Nostrano Valtrompia Dop
Il futuro punto vendita di Bovegno come si presenta oggi Una forma di pregiato e ricercato Nostrano Valtrompia Dop
Il futuro punto vendita di Bovegno come si presenta oggi Una forma di pregiato e ricercato Nostrano Valtrompia Dop
Il futuro punto vendita di Bovegno come si presenta oggi Una forma di pregiato e ricercato Nostrano Valtrompia Dop

Esmondo Bertussi Il lungo ma produttivo processo di promozione di una delle eccellenze della Valtrompia ha centrato un altro degli obiettivi previsti: al centro dell’attenzione c’è la filiera legata al formaggio Nostrano Dop, e in generale alla produzione casearia di montagna, e la novità è rappresentata dalla conclusione, in Comunità montana, dell’iter per l’appalto del progetto di ristrutturazione e destinazione a punto vendita della ex caserma degli (ex) forestali (ora carabinieri forestale) di Predondo, all’ingresso di Bovegno: una prossima vetrina visibilissima e con un buon accesso dalla strada provinciale. L’appalto è stato assegnato alla Tanghetti Adamo tinteggiature, che ha offerto il 17% di ribasso sulla base d’asta (80 mila euro), e i lavori inizieranno tra una ventina di giorni e si concluderanno per l’estate. Sono quattro gli interventi in campo, tutti attinenti la filiera casearia e tutti finanziati sui fondi Cariplo AttivAree nel progetto «Valli Resilienti»: stagionatura in miniera; produzione del fieno Dop; compostaggio e bricchettatura del letame e appunto strategie commerciali con punto vendita e marchio. Quest’ultimo è essenziale, perchè per produrre bisogna vendere a prezzi remunerativi, e per farlo il prodotto deve essere buono ma anche conosciuto. IL NOSTRANO, con al traino formagelle e altro è sicuramente eccellente, ma è di nicchia e poco conosciuto. Il problema della quantità è stato avviato a soluzione con la stagionatura in miniera a Graticelle di Bovegno. «La sperimentazione - conferma il presidente del Consorzio Dop Mauro Beltrami - è stata messa a punto e continua in modo positivo coinvolgendo l’Università di Parma, e a regime ci saranno 800 forme tra i 10 e i 15 chili». Ora l’attenzione è focalizzata sul progetto di commercializzazione e promozione. Il punto vendita è progettato come una vetrina esclusiva dei prodotti locali, e sarà gestito da operatori formati e manager di rete che sappiano «vendere» insieme al prodotto anche il territorio. Una struttura, quella in Predondo, in una posizione strategica facilmente raggiungibile, progettata per sedersi, conoscere e gustare, e per essere un polo di iniziative promozionali. Il tutto rientra in un progetto complessivo da 149 mila euro dei quali 104 mila dalla Fondazione Cariplo e il resto da cofinanziamenti relativi al punto vendita, con l’aggiunta di altri 20mila per la figura ipotizzata del manager di rete. I lavori appaltati alla srl Tanghetti prevedono nuovi impianti elettrici e idraulici, il rifacimento dei serramenti e la riqualificazione energetica, oltre ovviamente alla ritinteggiatura dell’intero stabile bovegnese. •

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